Morto Jacques Delors, ex presidente della Commissione europea padre dell’euro e del mercato unico

Jacques Delors, l’ex presidente della Commissione europea e rinomato economista francese, muore a 98 anni. Molti ritengono abbia svolto a Bruxelles il ruolo di architetto dell’attuale struttura dell’Europa contemporanea

di Carlo Longo

Jacques Delors, figura indimenticabile nella storia dell’Unione Europea, ci ha lasciato all’età di 98 anni. Fu ministro dell’Economia francese e  ricoprì il ruolo di presidente della Commissione Europea per tre mandati successivi, dal 1985 al 1995. Molti ritengono che giocò il ruolo di architetto nel delineare la struttura dell’Europa contemporanea. La sua visione ha permesso di introdurre il mercato unico, di riformare la politica agricola comune e di firmare accordi storici come l’Atto unico europeo, gli accordi di Schengen e il Trattato di Maastricht, gettando le basi per l’attuale Unione Europea e l’introduzione dell’euro.

Delors fu inoltre la mente dietro il programma Erasmus, idea nata ancora prima del suo mandato come presidente della Commissione Europea. Riuscì a convincere, anche i più scettici come la Thatcher, della necessità e validità di questo progetto.

Anche durante i tempi recenti di pandemia, Delors non ha cessato di esortare i leader dell’Unione Europea a dimostrare più solidarietà. Attraverso i suoi think tank, tra cui “Club temoin” e “Notre Europe”, ha sempre sostenuto un potenziamento del federalismo europeo, auspicando un’Europa più coraggiosa di fronte alle sfide della Brexit e delle minacce populiste.

Nota anche la sua decisione sorprendente nel 1995 di non candidarsi alle elezioni presidenziali, lasciando sgomenta i suoi sostenitori durante un annuncio in diretta televisiva seguita da 13 milioni di persone.

Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in memoria di Delors, ha sottolineato che con la sua morte “l’Europa tutta perde uno dei principali artefici degli storici progressi” fatti nel tempo. La sua passione e razionalità nel promuovere progetti che potessero unire e far progredire la costruzione comunitaria, lo rendono un modello di europeismo sensibile a valori essenziali, come la solidarietà.

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