Mosca: muore in un attentato Darya Dugin, la figlia dell’ideologo di Putin

Diversi dirigenti russi hanno immediatamente accusato Kiev di aver organizzato l’omicidio. In particolare, il leader dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Danis Pushilin, ha accusato a gran voce l’Ucraina attraverso il suo canale Telegram: “Vigliacchi infami!I terroristi del regime ucraino, nel tentativo di eliminare Aleksandr Dugin hanno fatto saltare in aria sua figlia. Era una vera ragazza russa!”.
Dai primi accertamenti svolti dall’autorità russa sembra che a bordo dell’auto fosse stato piazzato un ordigno esplosivo. Le immagini battute dalle agenzie internazionali mostrano Dugin in strada, con le mani nei capelli, di fronte all’auto avvolta dalle fiamme dove si trovava la figlia.  Padre e figlia, infatti, avevano partecipato insieme al festival “Tradizione”, a pochi chilometri da Mosca. Durante la manifestazione l’auto era rimasta parcheggiata ma le telecamere di sicurezza non servono a ricostruire quanto accaduto in quanto sembra siano state manomesse.
Secondo quanto riporta il The Guardian, la giornalista Darya Dugin era considerata  “fautrice di alto profilo e frequente di disinformazione sull’Ucraina e sull’invasione russa  su varie piattaforme online”. In quanto direttrice del sito United World International era anche stata oggetto di sanzioni da parte del Dipartimento del Tesoro Usa in quanto accusata di disinformazione.
Il padre, Aleksandr Dugin, ultranazionalista e conservatore,si è sempre infatti dichiarato nemico dei principi liberali, arrivando ad ipotizzare un mondo ‘eurasiatico’ comprendente Europa e Russia in contrapposizione agli Stati Uniti e ai suoi valori liberali.  E’ considerato il principale fomentatore del cosiddetto “fascismo russo” che ispira la politica imperialista di Vladimir Putin e di conseguenza anche l’invasione dell’Ucraina. Dal 2015, come la figlia, è sotto sanzioni internazionali come “ideologo” dell’annessione della Crimea alla Russia.
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