Napoli: dalle Catacombe a Jago, da San Gennaro a Jorit, una rinascita che arriva dal terzo settore

Il murales di San Gennaro di Jorit

Ero stato alla riapertura delle Catacombe di San Gennaro su invito di Carlo Borgomeo, storico presidente di Fondazione con il Sud. Eravamo ospiti anche de L’Altra Napoli. Rimasi molto colpito da quella riapertura, come chiunque entra in uno degli ipogei più grandi e affascinanti d’Italia. Da allora ogni volta che ho potuto sono andato a scoprire pezzi della Napoli sotterranea, nascosta o riappropriata. Una scoperta che continua anno dopo anno, con una gioia che si rinnova. Lo scorso fine settimana vi sono ritornato una volta di più portando con me amici che ancora non avevano mai visto né le Catacombe, né la Forcella ritrovata e nemmeno il Cristo Velato. Perché Napoli, con il suo golfo e le sue isole, tende a spingere lo sguardo e l’interesse del visitatore verso il mare. Ma quello che c’è a terra e sotto è altrettanto straordinario. La storia millenaria di Partenope e di quello che nei secoli gli è cresciuto sopra e d’intorno offre uno spettacolo raro. Una meraviglia resa unica dalla vivacità di chi abita i quartieri. Ma al fatto estetico si aggiunge anche una componente sociale, non meno importante. Il recupero di buona parte di questo patrimonio è stato possibile grazie all’intervento sapiente e determinato di enti come Fondazione con il sud o L’altra Napoli. Sono loro che hanno portato le risorse e trovato le persone giuste. E’ questo insieme che ha fatto il miracolo. Nelle nostre visite di questo fine settimana siamo stati accompagnati da guide appassionate e competenti, ma soprattutto da due ragazzi eccezionali: Emanuele, dell’associazione La Paranza, e Ilaria, dell’associazione Manallart. Ci hanno fatto scoprire luoghi, situazioni e persone parlandone con la sensibilità di chi è nato lì e di chi vuole condividere la gioia di tanta bellezza. Le catacombe, le chiese che diventano musei, il San Gennaro di Jorit e Maradona, le opere di Jago, i murales di Forcella o il sangue di Allegra Hicks, i giardini nascosti, San Domenico. E’ una magia che anima i sensi e riscalda il cuore. Nella home page del sito dell’Altra Napoli si legge questa citazione di Sant’Agostino: «La Speranza ha due bellissime figlie: lo Sdegno e il Coraggio di cambiare le cose così come sono». E’ molto appropriata alle circostanze. Quello che segue è la sintetica descrizione delle attività delle principali associazioni che operano a Napoli, un movimento di rilancio e riappropriazione che appare felicemente inarrestabile. (Guido Talarico)

Le catacombe di San Gennaro

di Carlo Longo

La città di Napoli da qualche lustro sta vivendo una profonda trasformazione, un vero e proprio mutamento epocale. Una piccola rivoluzione molto sentita dalle persone ma ancora poi raccontata dai massmedia. Un fenomeno sorprendente, per chi lo scopre,

che sta ridefinendo l’identità stessa di questa città antica. Dietro questa rivoluzione silenziosa si celano enti sociali che, collaborando tra loro e con la popolazione attiva, hanno tessuto una rete di connessioni straordinaria. Questa rete, da un lato, ha saputo trovare risorse e finanziamenti e, dall’altro, individuare persone appassionate e valenti in grado di dialogare efficacemente con il territorio. Il risultato è stata una miscela esplosiva, capace di sovvertire e riscrivere una storia amara durata decenni. Qui vi raccontiamo le storie di alcuni di questi protagonisti e le attività di alcune di queste associazioni, a cominciare da “l’Altra Napoli,” vera apripista di questo movimento di rinascita napoletana, che grazia all’acume e alla dedizione di uomini come Carlo Borgomeo con la Fondazione con il Sud, e all’attivismo appassionato, fattivo e generoso di personalità come Ernesto Albanese o Giuseppe Scognamiglio, ha saputo innescare questo movimento di riappropriazione e rilancio di zone della città meravigliose ma che si stavano perdendo come i Quartieri Spagnoli o Forcella.

Associazione L’Altra Napoli: L’Inizio di un Viaggio Straordinario

Jago

Nel 2005, un gruppo di amici napoletani, molti dei quali residenti altrove, si è unito sotto l’ombrello dell’Associazione L’Altra Napoli con un unico obiettivo: contribuire al rilancio della loro amata città. Da allora, L’Altra Napoli ha percorso una lunga strada, portando avanti oltre 20 progetti nei quartieri Rione Sanità e Forcella. Questi quartieri, pur afflitti da gravi difficoltà economiche e sociali, custodiscono tesori artistici e umani straordinari da valorizzare.

L’impegno volontario, supportato da un team di professionisti, ha permesso di dedicare tempo e competenze alle giovani generazioni, offrendo loro una speranza di futuro. In questi anni, sono stati investiti oltre 10 milioni di euro, grazie al sostegno di aziende, fondazioni private e tante persone che hanno creduto nei progetti realizzati.

Gli Obiettivi di L’Altra Napoli:

  1. Combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa dei bambini attraverso il sostegno scolastico, l’arte, la musica, il teatro e lo sport.
  2. Creare start-up di imprese sociali attraverso la formazione e il supporto a giovani a rischio di marginalità sociale ed economica.
  3. Sviluppare progetti di riqualificazione urbana nei quartieri degradati di Napoli, migliorando la qualità di vita dei residenti.

Il Modo in cui opera l’Altra Napoli:

  • Identificazione dell’ambito d’intervento
  • Definizione degli obiettivi e degli indicatori di impatto del progetto
  • Selezione dei partner operativi
  • Raccolta di risorse finanziarie
  • Riqualificazione degli spazi e formazione delle risorse coinvolte
  • Gestione della rendicontazione dei fondi spesi
  • Comunicazione dei progetti e dei risultati raggiunti
Allegra Hicks

Cooperativa La Paranza: Dare Speranza e Unire il Quartiere

La Cooperativa La Paranza ha visto la luce nel 2006 nel Rione Sanità, un quartiere diviso tra contrasti ma ricco di risorse. Il suo obiettivo è sostenere nuove attività produttive per alimentare la speranza tra i giovani residenti. La cooperativa, fondata su principi umani e cristiani, mira a promuovere una nuova mentalità verso il lavoro.

Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus: Un Nuovo Inizio

Nel dicembre 2014, è nata la Fondazione di Comunità San Gennaro Onlus, un punto di convergenza per realtà che da anni operano sul territorio. Questa fondazione mira a dare stabilità alle iniziative esistenti e a promuovere nuovi progetti culturali, di crescita e comunitari per una rinascita moderna e sostenibile del territorio.

Co-Operazione San Gennaro: Unire le Forze per il Cambiamento

All’interno della Fondazione di Comunità San Gennaro, opera l’Associazione Co-Operazione San Gennaro, che riunisce gli operatori del terzo settore del Rione Sanità. Insieme, lavorano per promuovere la cultura del dono e favorire la coesione sociale, avviando il cambiamento dal basso.

San Domenico

Cooperativa Manallart: Scoprire la Bellezza e la Storia di Napoli

La Cooperativa Manallart è impegnata nel settore turistico-culturale, promuovendo l’inclusione dei giovani del territorio nella gestione di servizi turistici. La cooperativa mira a valorizzare la storia millenaria dei quartieri Forcella e Maddalena attraverso tour, esperienze enogastronomiche e laboratori didattici, immersi nelle tradizioni locali. Il loro logo simboleggia l’amore per Napoli e l’apertura verso il mondo.

Queste esperienze, unite a tante altre dello stesso tenore, dimostrano come Napoli sta vivendo una rinascita guidata da individui e organizzazioni determinati a trasformare la città attraverso progetti innovativi, inclusivi e culturalmente ricchi. Queste iniziative dimostrano che cambiare si può, che esiste un futuro migliore per Napoli e per tutto il sud. Dimostrano che ogni evoluzione ha bisogno della passione e dell’impegno di coloro che credono nel cambiamento e nel potenziale di questi meravigliosi territori.

https://altranapoli.it/

https://www.fondazioneconilsud.it/

https://catacombedinapoli.it/it/about/

https://www.manallart.it/

Foto Anne Sophie Cnapelynck

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