Napoli, inaugurata nel rione Sanità una palestra simbolo di libertà e riscatto

di Emilia Morelli

Napoli non è solo  pizza e mandolino, Napoli non  è quella descritta da Saviano nel celebre romanzo, Napoli è  voglia di riscatto e voglia di far crescere i giovani  in ambienti stimolanti e all’insegna della legalità.

Si colloca in questo quadro l’inaugurazione di una nuova palestra, di oltre 2.000 metri quadri, tutti ristrutturati con l’impegno e il lavoro di tanti. Lo spazio è strutturato per ospitare aule studio per il doposcuola, spazi per attività culturali e un ring dove allenarsi con la  boxe. È la scommessa per i giovani del rione Sanità, all’indomani di una nuova tragica sparatoria a Napoli, nei Quartieri Spagnoli, che ha visto il ferimento di due operai incensurati, per l’ennesimo regolamento di conti tra clan.  L’immobile sorge nel  rione Sanità, in ossequio alla voglia di riqualificazione dei territori e alla logica restituire gli spazi ai giovani del quartiere.

L’immobile dove sorge la palestra è stato recuperato, dopo anni di degrado per donargli una nuova vita in cui i giovani possano trovare la loro dimensione. Il progetto è nato tre anni fa grazie all’azione coordinata dell’organizzazione “L’altra Napoli Onlus”, la Federazione pugilistica italiana  e il parroco del quartiere, Antonio Loffredo. 

A mettere a disposizione le loro competenze vi sono maestri d’eccezione. Si tratta di istruttori, tra cui alcuni olimpionici, scelti tra le Fiamme Oro della Polizia di Stato. “Da qui nasceranno i veri campioni”, afferma convinto il capo della Polizia, Lamberto Giannini, nella sua prima visita a Napoli, ieri, per l’inaugurazione aggiungendo “qui ci sono campioni che hanno dimostrato di essere tali non solo nello sport ma anche nella vita. Quello che mi ha colpito è l’umiltà e lo spirito di servizio: questa è l’attività della Polizia di Stato, la vicinanza con i cittadini, la possibilità di crescita e di servizio”.

All’inaugurazione ha partecipato anche l’arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia, che ha sottolineato l’importanza  della “rinascita del palazzo” ma soprattutto quanto occorra “prendersi cura di ogni persona, camminando insieme e costruendo rete, condividendo percorsi che poi diventano processi di libertà e di riscatto. Ogni fragilità può diventare un’opportunità. Ecco il senso di questa struttura”.

Impulso determinante alla realizzazione del progetto è stato data dall’ associazione “L’altra Napoli Onlus” che conta oltre 1000 soci, tutti accomunati dallo stesso sogno: contribuire a restituire alla città la propria dignità, per riscattarla dal degrado e dall’ illegalità che offuscano il suo naturale splendore e deprimono le condizioni per lo sviluppo.

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