Nuovo Contratto della scuola, aumenti per gli insegnati di 124 euro. Valditara: “E’ il miglior contratto mai realizzato”

Aumenti salariali per il personale scolastico, particolare attenzione ai temi del bullismo e delle violenze contro gli insegnanti, recuperare il divario tra nord e sud: questi i punti centrali dell’azione intrapresa dal ministro dell’Istruzione e del merito

di Carlo Longo

Il nuovo Contratto della scuola prevede aumenti medi mensili di 124,40 euro per gli insegnanti , di 96,72 euro per il personale Ata e di 197,50 euro per i direttori amministrativi. “Il nuovo contratto segna un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola, sia docenti sia Ata”, ha affermato il ministro per l’Istruzione e il merito Giuseppe Valditara. “Posso dire che per i docenti questo è il miglior contratto sin qui realizzato. È stato possibile anche grazie a quei 300 milioni originariamente previsti per altri progetti e che abbiamo invece utilizzato per finanziare il contratto”, ha detto ancora Valditara in un’intervista rilasciata al Messaggero.

Nel nuovo contratto scuola, comunque, non ci sono solo gli aumenti salariali per il personale scolastico.  Tra le altre si segnala l’introduzione della figura del tutor nell’ordinamento scolastico, figura che è già stata ssperimentata nelle scuole superiori ma potrebbe presto essere introdotta anche alle medie. Inoltre, Valditara ha voluto nel corso dell’intervista parlare di un tema piuttosto delicato: queello delle aggressioni contro gli insegnati. “Il ministero, da tempo, ha avviato un censimento di queste violenze, offrendo agli insegnanti una tutela legale gratuita affidata all’Avvocatura dello Stato. E il ministro segnala che nel corso dell’anno appena concluso «si sono registrati circa cinque episodi ogni mese”, ha spiegato il ministro.

Valditara ha, poi, annunciato che sono in fase di studio elaborazione di nuove norme per contrastare il bullismo che avranno ripercussioni sul voto in condotta e le sospensioni. “Il voto di condotta inciderà sui crediti per la maturità, mentre per le scuole secondarie di primo grado tornerà a fare media. Lo studente che avrà sei in condotta sarà rimandato a settembre in educazione civica, e all’esame di riparazione dovrà affrontare una prova sui valori costituzionali e di cittadinanza. Inoltre viene cambiato radicalmente l’istituto della sospensione”.

Valditara, sulla scia dei risultati dei Test invalsi che hanno messo in luce il divario tra le scuole del Nord e del Centro-Sud ha spiegato di ritenere moralmente inaccettabile che l’Italia sia spaccata in due, e che i ragazzi che vivono nelle regioni meridionali non abbiano le stesse opportunità formative, e quindi anche lavorative, degli altri”. Al fine di colmare questo divario il ministro ha lanciato “l’Agenda Sud”. Si tratta di un progetto che coinvolgerà 240 istituti e che prevede l’aumento degli insegnanti, una formazione speciale per il personale, maggiore coinvolgimento dei genitori nell’istruzione e sarà finanziato con risorse del Pnrr e dai Pon.