Patto di stabilità, Gentiloni: “No a sospensione ma sono ottimista sul fatto che possa raggiungersi un’intesa entro la fine dell’anno”

In caso di mancato accordo tra i governi europei, ha spiegato il commissario all’Economia, si tornerebbe alle vecchie regole con tutte le difficoltà che comportano

di Carlo Longo

La sospensione del patto di stabilità per il 2024 non sarà prolungata. A eliminare ogni dubbio è stato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.

“Noi abbiamo deciso di sospendere le regole del patto di stabilità il 17 marzo del 2020, dopo la dichiarazione della pandemia. Le abbiamo prolungate abbastanza facilmente nel 2021, con qualche discussione nel 2022, con molte discussioni nel 2023. Non le prolungheremo nel 2024″, ha chiaramente detto Gentiloni che ha sottolineato: “dobbiamo trovare entro la fine dell’anno un’intesa sulle regole fiscali, sul patto di stabilità e crescita” per evitare che si torni alle “difficoltà” delle regole precedenti.

Pertanto, anzichè sperare in una sospensione meglio concentrarsi sulla trattativa per istituire nuove regole. “Sono soddisfatto del fatto che i governi stiano lavorando sulla base della proposta della Commissione e sono ottimista, se volete per necessità, sul fatto che sia possibile raggiungere un’intesa entro la fine dell’anno”. A quanti hanno questo quali siano i rischi di un eventuale mancato accordo tra i governi Gentiloni ha risposto: ”È chiaro, da un lato, che un mancato accordo e quindi un ritorno alla situazione precedente metterebbe in luce le difficoltà delle regole precedenti”. Perché, ha aggiunto, “abbiamo parlato per due o tre anni del fatto che queste regole pur avendo degli elementi certamente utili, positivi e da confermare, non sono riuscite né a promuovere la crescita né a ridurre sostanzialmente il debito, quindi riproporle non sarebbe sicuramente ideale”. Ma contemporaneamente la presidente della Bce Christine Lagarde “ci ricorda spesso che raggiungere questa intesa è fondamentale anche nella valutazione complessiva che la Bce fa della situazione dei mercati e questo credo anche è uno dei motivi aggiuntivi per cui bisogna lavorare con grande spirito di responsabilità per trovare un’intesa”.

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