Pd, Schlein proclamata segretaria: “Costruiremo un’opposizione rigorosa”. Bonaccini presidente

Nominata ufficialmente Elly Schlein segretaria del Partito democratico. Bonaccini eletto presidente. Schlein: “Dialogare con le forze di opposizione per arrivare a una nuova primavera del partito”

di Emilia Morelli

L’assemblea nazionale del Partito democratico, riunita al centro congressi “La Nuvola” a  Roma ha, ufficialmente, nominato la nuova segretaria del partito Elly Schlein ed eletto Stefano Bonaccini presidente. Elette anche le due nuove vicepresidenti: Loredana Capone, presidente del Consiglio della regione Puglia, e la deputata Chiara Gribaudo. Nominato tesoriere il senatore Michele Fina.

Comincia così l’era di Elly Schlein che si è detta pronta a “dialogare con le altre forze di opposizione”, ritendendolo il punto di partenza imprescindibile per arrivare ad una “nuova primavera”. Se da un lato adesso si attendono le decisioni circa la nomina della segreteria e dei capigruppo di Camera e Senato dall’altro l’attenzione è focalizzata sulle mosse che farà la neosegretaria.

Elly Schlein ha, così, parlato di un profondo rinnovamento del Pd: “Dobbiamo vestire questo nuovo Pd di slancio e curiosità. Il primo incontro l’ho fatto con i segretari regionali e dei territori, perché c’era il segnale che ci fossero persone che si volevano iscrivere. Abbiamo riaperto le iscrizioni, sono più di 10 mila in una settimana, è un segnale di vitalità importate, continuiamo così”.

Dopo aver ringraziato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e inviato i suoi auguri per i dieci anni di pontificato a Papa Francesco la leader del Pd è tornata a ribadire la necessità di trovare composizione ai conflitti interni del parito. “Non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti, abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari. Su questo dovremo lavorare tanto insieme, ne va della credibilità del Pd, su cui non sono disposta a cedere di un millimetro. Bisogna avere cura della relazione umana ancor prima di quella politica. Abbiamo bisogno di porre definitivamente fine alle conflittualità interne che ci sottraggono energie preziose, per costruire invece un’alternativa alle destre che governano questo Paese”, ha affermato Elly Schlein.

Parlando del ruolo di opposizione al governo guidato da Giorgia Meloni la segretaria dem ha aggiunto: “costruiremo una opposizione dura e rigorosa ma accanto a ogni critica feroce ci sarà una proposta alternativa. Noi siamo così, dobbiamo fare la sinistra che non può che essere ecologista, femminista, inclusiva e di governo, nella sua cultura fondamentale”.

Nel suo discorso Elly Schlein ha citato, poi, i punti cardine del suo programma annunciando la battaglia per il salario minino e la difesa della sanità pubblica, il diritto alla casa e al contempo la ferma opposizione al disegno di autonomia differenziato proposto dal ministro Calderoli. A tal proposito ha dichiarato “Vuole dividere un Paese che deve essere ricucito, non c’è riscatto dell’Italia senza riscatto del Sud”. Un’altra battaglia che la segretaria dem si è proposta di perseguire è quella che vede una maggior sicurezza sul lavoro e a tal fine ha assicurato “incontrerò presto i leader sindacali”. Sulla riforma fiscale, poi, allo studio del governo “dobbiamo lavorare molto, faremo muro, perché aumenta le diseguaglianze, invece noi siamo per la progressività. Difenderemo opzione donna per estenderla”, ha detto ancora la segretaria del Pd.

Non da ultimo un pieno e continuo appoggio all’Ucraina per contrastare l’invasione russa. “Dobbiamo continuare a sostenere in modo pieno il popolo ucraino, che ha diritto di difendersi. Ma accanto a questo, anche chiedere un protagonismo più forte dell’Europa perchè finisca la guerra» con «una pace giusta, perchè non si può mettere sullo stesso piano chi è stato aggredito e chi ha deciso di aggredire”,ha ribadito Elly Schlein.

Bonaccini: “Questo è il momento di unire”

Stefano Bonaccini, arrivato secondo alle Primarie del Pd nella corsa al ruolo di segretario ha commentato la sua nomina a presidente affermando: “Questo è il tempo di unire, non ci possono essere altre magliette che indossiamo che non siano quelle del Pd. Non mi sento minoranza né opposizione, il Pd è casa mia. Il successo di questo partito ci riguarda tutti, possiamo avere opinioni diverse e alcune le abbiamo, ma le faremo vivere nel confronto leale. Da oggi ci mettiamo a disposizione per dare una mano, per unire con un confronto franco, leale e costruttivo”.

Letta: “Costruire insieme un nuovo Pd”

Il segretario uscente, Enrico Letta, che si è dimesso a seguito del risultato elettorale delle ultime elezioni ha commentato: “Avremmo avuto tante strade per arrivare qui, la strada scelta è quella giusta, un percorso che aveva bisogno non di un nuovo segretario o una nuova segretaria, non era sufficiente, anche con una persona straordinaria come Elly. Ma bisognava fare qualcosa di diverso, costruire insieme un nuovo Pd. Questa è la scelta che stiamo facendo, che grazie a voi abbiamo fatto. La comunità dei democratici e delle democratiche ti ha chiesto di fare le scelte che devi fare, senza andare a negoziare e trattare con nessuna corrente, con chi ti dice cosa devi fare. La forza dell’investitura e della legittimazione che hai, usala fino in fondo”.

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