di Carlo Longo
Per gli spostamenti tra le regioni l’autocertificazione potrebbe non valere più, arriva infatti la certificazione verde o green pass. Il documento, introdotto dal nuovo decreto anti-covid, sarà necessario per spostarsi tra le regioni arancioni o rosse a partire dal 26 Aprile. Il green pass potrà essere cartaceo o digitale ed è valido per sei mesi per chi ha avuto accesso alla vaccinazione o chi ha avuto il covid, per chi presenti un tampone negativo la validità è di sole 48 ore.
In futuro la certificazione verde potrebbe essere necessaria anche per partecipare ad eventi straordinari, che non rientrano tra quelli che avranno il permesso di ricominciare dal 26 Aprile, come concerti in cui si consente un numero di partecipanti superiore nel massimo da quello indicato dal Ministero della Cultura.
La certificazione per chi ha avuto accesso alla vaccinazione sarà rilasciata dalla struttura presso la quale è stato effettuato il vaccino. Il documento confluirà nel fascicolo sanitario elettronico della persona interessata e sarà rilasciato solo una volta che sia stata effettuata la seconda dose, salvo ovviamente che si sia ricevuto il monodose J&J. Prima dell’entrata in vigore, il 26 Aprile, delle nuove norme in tema di spostamenti chi ha ricevuto il vaccino ma non ha ancora il certificato può farne immediatamente richiesta presso la struttura sanitaria, la Regione o la Provincia.
Per le persone guarite, invece, il certificato sarà rilasciato dalla struttura dove si è stati ricoverati e per coloro che non si sono recati in strutture ospedaliere sarà rilasciato dal medico di famiglia e dai pediatri di libera scelta. Il certificato cesserà, però, di avere valore nel momento in cui si risulti nuovamente positivi al Covid. La durata di sei mesi è valida anche per tutti i certificati che sono stati rilasciati prima della nuova normativa in vigore dal 26 Aprile a partire dal giorno in cui è stato rilasciato il certificato.
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