Pichetto Fratin: “Trovare un deposito per le scorie nucleari è un dovere da adempiere entro la legislatura”

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha enfatizzato l’importanza di stabilire un sito nazionale per i rifiuti nucleari entro questa legislatura. La necessità di una mappa che identifichi le aree idonee per questo deposito è stata portata alla luce, poiché gli ospedali italiani producono quotidianamente scorie radioattive. Le reazioni alle cinque zone italiane identificate come adeguate sono state immediate e fortemente negative

di Mario Tosetti

In un recente intervento, il ministro dell’Ambiente e dell’Energia, Gilberto

Pichetto, ha evidenziato l’importanza di identificare un sito dove depositare i rifiuti nucleari prodotti quotidianamente dagli ospedali italiani. Questo, ha spiegato, è un dovere che deve essere adempiuto entro l’attuale legislatura.

La questione si inserisce in un dibattito più ampio sullo smaltimento delle scorie nucleari. Recentemente, il Ministero dell’Ambiente e dell’Energia ha pubblicato una mappa delle aree potenzialmente idonee per il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, la Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI). Sono state identificate cinque zone specifiche in sei regioni italiane.

Le zone selezionate comprendono cinque siti in Piemonte, 21 nel Lazio, otto in Sardegna, 15 distribuiti tra Puglia e Basilicata e due in Sicilia. Queste aree hanno sollevato preoccupazioni e forte resistenza da parte delle comunità locali.

Subito dopo la pubblicazione della CNAI, sono giunte numerose reazioni contrario. I residenti della provincia di Trapani, in Sicilia, hanno espresso la loro opposizione, sottolineando come la regione sia un’area ricca di risorse agricole e turistiche. Hanno inoltre evidenziato i maggiori costi e rischi ambientali legati al trasferimento delle scorie via mare.

La CGIL Sardegna ha espresso simili preoccupazioni. Il Segretario Generale, Fausto Durante, ha annunciato la contrarietà del sindacato e si è impegnato a mobilitare il mondo del lavoro per evitare qualsiasi rischio. Lo stesso atteggiamento è stato adottato da Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna.

Anche il Piemonte si è schierato contro l’ipotesi, con sindaci e responsabili locali di Forza Italia Alessandria che si oppongono fermamente a qualsiasi sito potenziale nella loro regione. Nonostante la sorveglianza e la resistenza da più parti, la questione rimane aperta e la ricerca della miglior soluzione prosegue.

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