Pioggia di missili in Ucraina. Zelensky: “Vogliono spazzarci via”, Putin:” E’ per il ponte in Crimea”

di Corinna Pindaro

Sono almeno 84 i missili che si sono abbattuti sull’Ucraina nella mattina del 10 ottobre, oltre che 24 droni d’attacco tra cui 13 Shahid-136 iraniani. Di tutti questi, 56 sono stati intercettati (43 missili da crociera e 13 droni, tra i quali 10 droni kamikaze). Il tasso di distruzione dei missili è stato del 49%. Il bilancio secondo quanto dichiarato dal ministero dell’Interno ucraino è di almeno 11 morti e 64 feriti fra i civili. Il numero delle vittime è stato confermato anche dal presidente russo Vladimir Putin, il quale ha precisato che sono stati colpiti obiettivi militari, infrastrutture energetiche e vie di comunicazione e ha avvertito che vi saranno “risposte severe” da parte della Russia “se vi saranno altri tentativi di organizzare attentati sul territorio russo”. Un chiaro riferimento a quanto avvenuto sul ponte di Kerch, in Crimea, con l’esplosione di un camion.

La capitale è stata scossa dal violento attacco dopo mesi in cui si era vissuta una sorta di calma apparente. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha  fatto sapere che sono state colpite “infrastrutture importanti” e che “i soccorritori sono all’opera”. A Kiev i missili russi hanno danneggiato l’Università Shevchenko, la Filarmonica e i musei Khanenko e Shevchenko,  è stato colpito il ponte pedonale e ciclabile sul Volodymyrsky Uzviz vicino all’Arco della Libertà, un parco giochi per bambini è stato distrutto, al punto che i video che circolano in rete restituiscono le immagini di un’altalena con accanto un cratere. Colpito anche il quartiere di Pechersk, dove si trova l’edificio del Servizio di sicurezza ucraino e vicino all’ufficio di Zelensky.

“Stanno cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra”,ha scritto su Telegram il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Il messaggio del presidente ucraino prosegue con parole rivolte indirettamente alla Russia e il racconto di immagini crude:”distruggi la nostra gente che dorme a casa a Zaporizhzhia. Uccidi le persone che vanno a lavorare a Dnipro e Kiev. L’allarme aereo sta continuando a suonare in tutta l’Ucraina. Ci sono missili che colpiscono. Purtroppo ci sono morti e feriti”.

“La mattina è difficile. Decine dimissili, Shahid iraniani. L’obiettivo sono le strutture energetiche del Paese. Nelle regioni di Kiev e Khmelnytsky, Leopoli e Dnipro, Vinnytsia, regioni di Frankiv, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv, Zhytormyr, Kirovohrad, il Sud. Vogliono panico e caos, vogliono distruggere il nostro sistema energetico. Il secondo obiettivo sono le persone: l’ora e  i luoghi degli attacchi sono stati scelti per causare il maggior danno possibile. Ma l’Ucraina era qui prima che apparisse il nemico, sarà qui dopo di lui”, ha detto Zelensky che ha invitato la popolazione a ”seguire le regole di sicurezza” e a ”restare nei rifugi”. Tutte le stazioni della metropolitana della Capitale sono state, infatti, rese rifugi mentre la circolazione è stata sospesa.

Tutte le stazioni sotterranee della metropolitana di Kiev sono state adibite a rifugi e la circolazione dei treni sulla linea rossa è stata sospesa.

Il presidente ucraino ha, comunque, specificato che l’attacco non è limitato alle città di Kiev e Dnipro, ma i sistemi di difesa aerea sono stati attivati anche ad Odessa. Su Kharkiv sono stati lanciati tre missili che hanno provocato danni alle infrastrutture e determinato un vero e proprio black out in molti quartieri. Ci sono anche notizie non confermate di esplosioni a Leopoli.

Dall’Europea e dall’America del Nord solidarietà al governo di Kiev, con la conferma di nuovi aiuti. In particolare, l’Ucraina chiede con urgenza la fornitura di sistemi di difesa aerea. Il segretario generale Onu Guterres si è detto “profondamente scioccato dagli attacchi missilistici su larga scala delle forze armate russe alle città di tutta l’Ucraina che, secondo quanto riferito, hanno provocato danni diffusi alle aree civili e provocato la morte e il ferimento di decine di persone. Ciò costituisce un’altra inaccettabile escalation della guerra – ha sottolineato – e come e come sempre i civili stanno pagando il prezzo più alto”.

All’interno dell’Alleanza Atlantica si sta facendo strada la crescente consapevolezza che l’articolo 5 del trattato di Washington potrà essere attivato anche in caso di “un attacco ibrido particolarmente grave”, come ad esempio un episodio di “guerra cibernetica” o danneggiamento delle infrastrutture critiche. Lo ha fatto sapere un’alta fonte diplomatica della Nato alla vigilia del Consiglio Atlantico al livello dei ministeri della Difesa. Nell’articolo in questione “le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutte le parti”.

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