Pompei guarda al futuro con un nuovo programma che promuove ricerca artistica e curatoriale

Pompei guarda al futuro: uno dei siti archeologici più prestigiosi e visitati al mondo deve necessariamente seguire le tendenze e comprendere quali siano i giusti espedienti per non rimanere ancorati al passato della fruizione del patrimonio artistico. Rinnovarsi è essenziale e l’inestimabile valore del sito continua a impreziosirsi con nuove proposte capaci di dare nuova luce a un tesoro che non smette mai di stupire pubblico e addetti ai lavori.

A seguito dei primi due anni di attività – incentrati sulla riconfigurazione del sito archeologico di Pompei quale fondamento per forme alternative di conoscenza, che si delineano attraverso una molteplicità di funzioni, in particolare lo studio e la condivisione delle plurime potenzialità conoscitive di Pompei e dell’episteme insita nella sua “materia archeologica” – Pompeii Commitment. Materie archeologiche sta ora sviluppando una nuova fase della sua piattaforma di ricerca lanciando Pompeii Commitment. Materie archeologiche – Digital Fellowship, un nuovo programma annuale che promuove la ricerca artistica e curatoriale all’interno del contesto unico, trans-temporale, multi-specie e stratificato di Pompei.

Realizzato sotto la guida di Stella Bottai e sviluppato in collaborazione con CURA, il programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche – Digital Fellowship consente a partecipanti internazionali di svolgere per un periodo di alcuni mesi una ricerca estesa – sia a distanza che in situ – concentrandosi su Pompei o su aspetti legati alla sua simbologia e al suo significato in generale.

I partecipanti del ciclo inaugurale 2022-2023 sono FormafantasmaAllison Katz, Miao Ying, Legacy Russell, Anri SalaRose Salane Sissel TolaasAnri Sala è il beneficiario della prima Digital Fellowship, il risultato del suo lavoro sarà pubblicato in due parti su pompeiicommitment.org: Side A il 1° settembre 2022 e Side A Too il 6 ottobre 2022. La Digital Fellowship di Anri Sala è curata da Marcella Beccaria.

I suoi lavori sono dispositivi che provocano il “momento presente”, diventando co-produttrici di quell’enigmatico frammento di tempo e spazio che separa il prima dal dopo e il passato dalla memoria che cerca di ricordarlo. La ricerca della sua Digital Fellowship si concentra sui resti di due vittime dell’eruzione del Vesuvio, ritrovati nel 2017 durante gli scavi di Civita Giuliana, che l’artista mette in parallelo a un doppio flauto (noto come aulos in greco antico, tibia in latino) rinvenuto durante una precedente campagna di scavi nel Parco Archeologico. Sala si cimenta così con la possibilità di lavorare sulla relazione tra le due vittime e il doppio strumento musicale, immaginando una composizione la cui durata corrisponda al vuoto lasciato dai due corpi. Suonato grazie a una ricostruzione dell’antica tibia, il brano finale, attualmente ancora in fase di produzione, sarà unelegia dedicata agli antichi abitanti di Pompei – luogo che continua a tornare dal passato al presente, proiettandosi verso il futuro e rendendo lo spazio e il tempo entità porose, ripiegate su loro stesse.

Anri Sala ©Jutta Benzenberg

Sempre nell’autunno del 2022 uscirà la prima pubblicazione stampata di Pompeii Commitment. Materie archeologiche, edita da Silvana Editoriale e concepita tanto come risultato quanto come ulteriore strumento di riflessione sul primo anno e mezzo di attività di Pompei Commitment (dicembre 2020 – giugno 2022), e in particolare del centro di ricerca digitale pompeiicommitment.org. Il volume Pompeii Commitment. Archaeological Matters: 2020-2022 riunisce e valorizza i contributi di oltre sessanta artisti, curatori, scrittori, attivisti e archeologi internazionali, un corposissimo gruppo di personalità che hanno e stanno definendo le logiche del panorama artistico contemporaneo. Il progetto nella sua interezza viene supportato da due rilevanti partners, Nicoletta Fiorucci Foundation e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, realtà di altissimo calibro per il panorama artistico di oggi.