Praga, si è riunita la Comunità politica europea: un nuovo vertice di dialogo paneuropeo

La Comunità politica europea è nata da una proposta del presidente francese, Emmanuel Macron, al Consiglio di Versailles del marzo scorso. Sono invitati 44 leader dei Paesi europei e il presidente ucraino, Volodymy Zelensky. Oltre ai 27 dell’Ue sono presenti 17 leader extra europei, tra cui Regno Unito, Norvegia, Turchia, Paesi dei Balcani Occidentali, Paesi Efta e Paesi del partenariato Orientale. Nel corso del summit sono previste riunioni tematiche intorno argomenti di particolare rilevanza, dalla pace e la sicurezza alla situazione economica. I leader hanno, inoltre, la possibilità di programmare incontri bilaterali. I leader sono chiamati a discutere delle sfide connesse a questa emergenza energetica, che richiedono strumenti condivisi e soluzioni europee rapide.  Sembra che l’obiettivo, in vista del Consiglio europeo formale del 20-21 ottobre, sia  fare in modo che l’Ue dia risposte univoche, efficaci e solidali tra gli Stati membri davanti alle crescenti minacce russe e alla speculazione energetica. L’appuntamento è concepito, quindi, come un “brainstorming” per inaugurare questa nuova dimensione del dialogo paneuropeo, con l’intenzione di proseguire poi con altri vertici una o due volte l’anno, ospitati a turno da paesi Ue e non Ue. Il prossimo potrebbe svolgersi nel Regno Unito.
“L’ Europa attualmente fa fronte a parecchie difficoltà, il problema più grave è che sta subendo una guerra di aggressione. La Russia continua la sua ingiusta aggressione contro l’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin non è aperto ai negoziati e il suo unico obiettivo è la conquista del paese confinante. Le azioni della Russia nell’ultima settimana lo dimostrano ancora una volta. Lo stendardo presidenziale che sventola sul Castello di Praga porta il motto ‘La verità vince’. Significa che la verità alla fine vincerà o che la verità sconfiggerà la menzogna. Questo motto ci ha dato speranza in tempi difficili, in tempi di oppressione”, ha detto il Presidente della Repubblica Ceca, Robert Fiala aprendo la Cpe.

In relazione all’aumento del costo dell’energia si è elaborata la proposta di un price cap dinamico, attuabile solo se non c’è assenza di forniture ma persiste uno scambio tra domanda e offerta di gas. La proposta è contenuta in un ‘non paper’ – documento non ufficiale – firmato da Italia, Polonia, Grecia e Belgio, del quale l’ANSA ha preso visione.Nel dettaglio, da quanto si legge nella proposta, si dovrebbe venire a creare un “corridoio dinamico in cui è possibile stabilire un valore centrale per questo corridoio e rivederlo regolarmente tenendo conto di parametri di riferimento esterni (ad esempio, i prezzi del greggio) e consentendo fluttuazioni (ad esempio del 5%) intorno al valore centrale all’interno del corridoio”.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il primo ministro della Norvegia, Jonas Gahr Store, in una dichiarazione congiunta hanno fatto sapere che “per quanto riguarda ulteriori azioni, concordiamo di sviluppare congiuntamente strumenti, agendo ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, per stabilizzare i mercati dell’energia e limitare l’impatto della manipolazione del mercato e della volatilità dei prezzi, al fine di ridurre in modo significativo i prezzi eccessivamente elevati nel breve e nel lungo termine”.

A proposito del dossier energia il presidente francese, Emmanuel Macron, ha sottolineato che, oltre ai progetti di interconnessione,  “l’Europa ha bisogno di produrre più elettricità sul suo territorio e di avere una strategia su rinnovabili e nucleare. Abbiamo una strategia europea da rafforzare. Ieri abbiamo ricevuto le proposte della Commissione e domani ne parleremo.”

Al primo giorno del vertice è intervenuto in videocollegamento il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha ricordato che “la Russia non è presente perché è il Paese più anti-europeo. L’Ucraina non ha voluto questaguerra, mai. La Russia vuole ridisegnare i nostri confini. E’ necessario che un tribunale” giudichi quanto accaduto, “è necessario che l’Ucraina sia risarcita dei danni”, ha aggiunto.

Secondo fonti italiane il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parteciperà nella seconda giornata del summit alla tavola rotonda su “Energia, clima e economia”, co-presieduta dal Primo Ministro greco Mitsotakis e dal Presidente della Confederazione elvetica, Cassis, e alla quale parteciperanno anche i leader di Belgio, Bulgaria, Germania, Irlanda, Liechtenstein, Norvegia, Serbia.

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