Puglia, Conte: “Occorre fare tabula rasa, il M5s lascia la giunta Emiliano”

La decisione di rinunciare ai ruoli di governo e di lasciare tutte le deleghe in Puglia rappresenta un gesto significativo, mirato a segnalare un’incompatibilità con l’attuale contesto politico regional

GIUSEPPE CONTE PRESIDENTE M5S

La decisione del Movimento Cinque Stelle di lasciare la giunta Emiliano in Puglia e la richiesta di Sinistra Italiana di azzerare o resettare la situazione, evidenziano un’atmosfera di forte tensione e instabilità nella regione. La terza ondata di arresti nel giro di due mesi ha portato a una serie di conseguenze politiche significative, con il governatore dem e la sua cerchia stretta sotto il fuoco delle critiche e dei sospetti.

L’arresto di Alfonso Pisicchio, stretto collaboratore del governatore, e del fratello Enzo ha scosso profondamente gli equilibri politici nella regione, già compromessi dal caso Bari. La decisione del Partito Democratico di espellere i tre indagati eccellenti dimostra la volontà di prendere misure drastiche per ripristinare la fiducia nell’integrità e nella trasparenza della politica locale.

Le dimissioni dell’assessora al Welfare Rosa Barone e l’uscita dalla maggioranza di tutti i consiglieri rappresentano un ulteriore colpo per la stabilità della giunta Emiliano. La conferenza stampa di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, annunciando la svolta del suo partito in regione, pone ulteriori interrogativi sul futuro politico della Puglia e sulla composizione della sua governance.

In questo contesto di crisi e incertezza, diventa fondamentale un’azione decisa e trasparente da parte delle istituzioni regionali per ristabilire la fiducia dei cittadini e per garantire un governo efficace e responsabile. Così  le dichiarazioni di Conte riflettono una forte presa di posizione contro la corruzione e le pratiche illecite nella politica locale, esprimendo la volontà del Movimento 5 Stelle di non fare sconti neanche alle forze politiche del proprio campo. Conte parla di una necessaria “tabula rasa”, evidenziando l’importanza di un cambio radicale e di una discontinuità con le pratiche scorrette del passato.

La decisione di rinunciare ai ruoli di governo e di lasciare tutte le deleghe in Puglia rappresenta un gesto significativo, mirato a segnalare un’incompatibilità con l’attuale contesto politico regionale. Tuttavia, Conte sottolinea che il dialogo con Emiliano non si interromperà e che il Movimento 5 Stelle è disponibile a offrire un patto di legalità per ristabilire principi costituzionali e trasparenza nell’attività politica. L’incontro tra Emiliano e Conte a Bari conferma, infatti, la volontà di cercare soluzioni e di collaborare per affrontare la crisi politica e per promuovere un cambio positivo nella governance regionale.

Intanto la situazione politica a Bari è estremamente tesa in vista delle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno. Il centrosinistra è diviso tra Michele Laforgia, sostenuto da una coalizione eterogenea che include il Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana, e Vito Leccese, candidato del Partito Democratico. Conte ha confermato il sostegno a Laforgia, descrivendolo come l’unico candidato in grado di affrontare le sfide attuali e rilanciare il governo della città.

Nel frattempo, al Comune di Bari sono in corso verifiche da parte degli ispettori inviati dal Viminale per accertare eventuali infiltrazioni mafiose, dopo l’ormai nota serie di arresti legati a indagini su mafia e politica.

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