Putin ha annunciato l’annessione delle quattro regioni ucraina: “E’ una scelta definitiva”

di Carlo Longo

 

Dopo il referendum “farsa” il cui risultato era abbastanza scontato il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato l’annessione delle quattro regioni ucraine occupate almeno in parte dalle truppe russe: Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. “Ci sono quattro nuove regioni in Russia”, ha annunciato Putin aggiungendo che attraverso il referendum le persone “hanno fatto la loro scelta” e che questa scelta “è definitiva”.

Il discorso di Putin è stato particolarmente duro, non solo nei confronti dell’Ucraina ma anche nei confronti dell’Occidente. Per quanto riguarda Kiev il presidente russo ha ricalcato i ben noti temi su cui si è fondata la propaganda russa sin dall’inizio del conflitto e ha spiegato che l’annessione si è resa necessaria a causa degli “attacchi terroristici del regime ucraino”, mentre in relazione all’Occidente Putin ha sostenuto apertamente che l’obiettivo sia rendere la popolazione russa “schiava” e ha definito il ruolo e l’atteggiamento dell’Occidente “satanismo puro”.

Eppure, la stragrande maggioranza della comunità internazionale, come accade dall’inizio del conflitto, dà torto a Putin. Il referendum e i suoi effetti sono stati disconosciuti non solo dall’Ucraina ma, anche, da molti Paesi del mondo a causa delle modalità con cui si è svolta la votazione e che mostrano chiaramente come la consultazione sia stata una farsa priva dei ben che minimi standard di un processo elettorale valido. Nel dettaglio, i  quesiti referendari variavano in base alla regione: a Donetsk e Luhansk, le repubbliche autoproclamate che la Russia già considera indipendenti, veniva chiesto se si “sostiene l’accesso della propria repubblica alla Russia come un’entità federale”, mentre nelle altre due regioni veniva chiesto se si “sostiene la secessione dall’Ucraina, la creazione di uno stato indipendente e il successivo accesso nella Russia come un’entità federale”.

Ad ogni modo è chiaro che la scelta di Putin di annettere le quattro regioni ucraine rischia di essere l’inizio di una nuova escalation. L’annessione delle regioni si colloca temporalmente dopo che Mosca ha annunciato la “mobilitazione parziale” di 300 mila riservisti. E’ facile, quindi, immaginare che Putin invierà nuovi coscritti in Ucraina a difesa delle quattro regioni e che operazioni di attacco e aggressione saranno mascherate da difesa dei territori appena annessi.

Sempre dietro l’angolo, poi, la minaccia del nucleare ad opera di Putin e dei suoi. Anche in questo  l’idea di Mosca sarà presentare qualsiasi attacco alle regioni ucraine occupate come un attacco al territorio russo, che potrebbe provocare gravi conseguenze. “Proteggeremo la nostra terra usando tutte le nostre forze e faremo di tutto per assicurare la sicurezza del popolo”, ha detto Putin nel suo discorso che, per tanti versi, ha ricordato quello fatto in occasione dell’annessione della Crimea.

Immediata la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky  che ha fatto sapere che l’Ucraina ha presentato richiesta formale per entrare nella Nato.

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