Letta ha, comunque, convocato i grandi elettori del Pd per una riunione sulla posizione da assumere nella quarta votazione e capire le strategie da adottarsi in futuro. Occorre prima però individuare una personalità che abbia il consenso anche del M5S e di Leu per poter, con quorum 505 voti, competere con un nome eventualmente proposto da tutto il centrodestra. In alternativa i dem e il centrosinistra potrebbero continuare a votare scheda bianca.
Sulla scelta di Fdi di discostarsi dall’orientamento del centrodestra è intervenuta Giorgia Meloni affermando: “Io ho fatto una scelta di non continuare a votare scheda bianca per dare un segnale, ma ritengo che il centrodestra in questa partita si debba misurare. Guido Crosetto è una persona stimata, lo sappiamo, e sappiamo che nel centrodestra c’è una capacità attrattiva in questo parlamento che sarebbe stato interessante esercitare unitariamente oggi”. Il nome della Casellati, peraltro, non sembra godere del consenso dell’intero schieramento anche se Salvini in proposito ha sottolineato: “E’ la seconda carica dello Stato. Non ha bisogno che la sponsorizzi io o chiunque altro, quindi non ha bisogno di essere candidata: se uno la chiama, penso che sia a disposizione”.
Intanto ad oggi si ci domanda se davvero la mancanza di accordo non conduca infine ad un Mattarella Bis, come extrema ratio di una politica non in grado di andare oltre i rispettivi orticelli ed impantanata in veti incrociati. E nonostante Mattarella abbia dichiarato espressamente ed in più occasioni che non voglia ricoprire nuovamente la carica probabilmente, soprattutto per il bene degli italiani, sarebbe la soluzione auspicabile.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati