Quirinale, Mattarella consegna le Onoreficienze al Merito della Repubblica a 30 eroi civili

Queste storie mostrano una vasta gamma di modi in cui è possibile contribuire al bene comune

Le storie di questi trenta eroi civili premiati da Mattarella sono veramente toccanti e ispiratrici. Ogni persona ha dimostrato un coraggio straordinario e un impegno incrollabile nel servire gli altri e migliorare la società in cui viviamo. Le loro azioni sono un esempio di come ognuno di noi possa fare la differenza, anche attraverso piccoli gesti di gentilezza e altruismo.

Dalle denunce dei disservizi per i disabili agli atti di eroismo come il salvataggio di una bambina caduta da un balcone, o dall’insegnamento ai detenuti al sostegno della ricerca oncologica pediatrica, queste storie mostrano una vasta gamma di modi in cui è possibile contribuire al bene comune.

Ognuna di queste persone merita il massimo riconoscimento e gratitudine per il loro impegno e dedizione. La loro testimonianza ci ricorda che, non importa quali sfide affrontiamo, possiamo sempre trovare modi per aiutare gli altri e costruire una comunità più solidale e inclusiva.

Questi eroi civili ci spingono a riflettere su ciò che possiamo fare per contribuire al bene comune e ci incoraggiano a seguire il loro esempio, rendendo il mondo un posto migliore per tutti.

Alcune delle storie premiate:

Mattia Abbate: Affetto da distrofia muscolare di Duchenne (DMD), ha scritto alla redazione di un giornale per denunciare disservizi di uno stadio che impedivano l’accesso dei disabili. La direzione del quotidiano gli ha proposto di curare una rubrica sul mondo delle disabilità.

Mattia Aguzzi: Ha salvato una bambina precipitata da un palazzo rischiando per la propria incolumità fisica. Mentre camminava per il centro di Torino e, accortosi della situazione di grave pericolo di una bambina appesa alle grate di un balcone di un piano alto di un edificio, senza esitare si è preparato per prendere la bambina al volo salvandole la vita.

Licia Baldi: Offre da anni la sua esperienza di insegnante a sostegno dei detenuti ristretti nel carcere del territorio. Ha contribuito fattivamente alla realizzazione del plesso scolastico all’interno della stessa casa circondariale.

Eleonora Teresa Galia: Continua con tenacia ad esaudire il desiderio della figlia Giulia che prima di morire ha chiesto di donare giocattoli e di aiutare i bambini meno fortunati di lei. Ha finanziato investimenti nelle strutture ospedaliere che li ospitano.

Michele Mele: Ricercatore presso l’Università del Sannio si occupa nella sua attività di ricerca delle problematiche delle persone ipovedenti. Individua nuovi strumenti per facilitarne la quotidianità.

Giovanni Neri:

  • Dedica il suo tempo per sostenere la ricerca nel campo dell’oncologia pediatrica.
  • Si impegna anche per accrescere la cultura della solidarietà e della condivisione negli adolescenti andando nelle scuole.

Nicolina Parisi:Ha subito offerto la propria disponibilità ad accogliere nella tomba di famiglia le salme dei migranti deceduti dopo il naufragio di Cutro. Il suo gesto ha rappresentato lo spirito di solidarietà mostrato dalla popolazione calabrese.

Antonio Piccolo e Carlo Sagliocco: Da molti anni gestiscono una Scuola Calcio nel quartiere Scampia di Napoli.Offrono ai ragazzi la possibilità di condividere il gioco e iniziative sociali e culturali.

Queste storie sono un esempio per tutti noi e ci ricordano che la forza della nostra Repubblica si basa sui valori di solidarietà, inclusione e responsabilità.

Il loro impegno è un invito a fare la nostra parte per costruire un futuro migliore per tutti.

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