di Emilia Morelli
La presidenza di Sergio Mattarella terminerà il 3 febbraio, la prassi prevede che l’inizio delle votazioni abbia luogo due- tre settimane prima della scadenza, ovvero tra il 18 e il 24 gennaio. Cominciano, così, le riunioni a riunire per discutere un candidato come presidente della Repubblica. Sono iniziati, in particolare, i colloqui annunciati da Matteo Salvini con gli altri leader dei partiti.
Il leader del carroccio ha già avuto un incontro con Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, e Giovanni Toti di Coraggio Italia. Ha contattato Giuseppe Conte, leader del M5s, Enrico Letta, segretario del Pd, e Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva. Si è sentito con i centristi Luigi Brugnaro, Carlo Calenda, Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi. Sono intercorsi messaggi anche con Roberto Speranza. Al momento, secondo quanto reso noto dalla Lega, i leader non sono entrati nel dettaglio sull’eventuale tavolo, ma c’è la volontà di parlarsi e ragionare. Nelle prossime ore Salvini sentirà altri leader dei partiti con rappresentanze parlamentari meno numerose.
Letta, fanno sapere fonti del Nazareno, si è detto disponibile a parlare con il segretario leghista in vista dell’elezione del nuovo capo dello Stato, come del resto fa con tutti i leader di partito, ma solo dopo l’approvazione della legge di bilancio.
Mentre c’è chi sostiene che il premier Mario Draghi abbia invece mire sul Colle, tanto che decida di non prorogare lo stato di emergenza proprio per essere libero di lasciare Palazzo Chigi, per quanto riguarda il candidato del centrodestra sembra che non vi sia alcun dubbio. In particolare secondo Isabella Rauti, vicepresidente vicario del gruppo al Senato di Fratelli d’Italia : “il centrodestra è compatto sul nome di Silvio Berlusconi per il Quirinale. Per Fratelli d’Italia l’unità del centrodestra rappresenta un valore fondamentale e sono sicura che se questa ipotesi non dovesse essere più percorribile insieme troveremo un’alternativa. Quello che è certo è che Fratelli d’Italia non è disponibile né ad inciuci né a compromessi. Il prossimo Presidente della Repubblica non può essere espressione del Pd ma impegnato a fare gli interessi della Nazione”.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati