Un percorso espositivo curato da Renata Cristina Mazzantini che arricchisce il palazzo monzese di opere contemporanee e design
Ha aperto al pubblico Reggia Contemporanea, il magnifico progetto di riallestimento permanente del primo e del secondo piano nobile della Villa Reale di Monza.
Reggia Contemporanea si sviluppa sulla scia di quanto realizzato dal Segretariato Generale della
Presidenza della Repubblica con Quirinale contemporaneo: un’iniziativa fortemente voluta dal Presidente Sergio Mattarella, ideata e realizzata ad opera del Segretario Generale, Cons. Ugo Zampetti, e a cura dall’arch. Cristina Mazzantini.
Curato da Renata Cristina Mazzantini, il percorso espositivo unisce le preziose testimonianze del passato con gli eccellenti contributi del presente, tra cui spiccano oltre cinquanta opere d’arte astratta e figurativa, cinetica e concettuale, firmate da alcuni maestri della creatività moderna e contemporanea.
Ad arricchire gli spazi del nobile palazzo monzese sono anche tre grandi installazioni site specific realizzate da Giovanni Frangi, Chiara Dynys e Massimo Listri, insieme ad alcuni lavori storici e attuali di artisti del calibro di Mario Ceroli, Michele Ciacciofera e Grazia Varisco, e una raccolta di maestose sculture di Pietro Consagra, Agenore Fabbri e Davide Rivalta. Non mancano anche le creazioni plastiche di Gino Marotta, le opere luminose di Mario Nanni e le straordinarie nature morte iperrealiste di Luciano Ventrone.
E così che il capolavoro architettonico di Giuseppe Piermarini diventa la cornice per mescolare i capolavori d’epoca sabauda e asburgica con opere d’arte contemporanea ma anche di grandi maestri del design come Gaetano Pesce Piero Lissoni e Nanda Vigo che hanno ravvivato gli ambienti del palazzo.
«Si tratta – ha affermato Paolo Pilotto, Sindaco di Monza e Presidente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza in occasione della presentazione in anteprima svoltasi lo scorso anno – di un ulteriore passo in avanti nel percorso di ampio respiro che proietta la Villa Reale, i suoi Giardini ed il Parco verso il pieno riconoscimento del loro ruolo nel panorama culturale, artistico e ambientale italiano ed internazionale».