Roma, momenti di tensione tra gli studenti e la polizia a La Sapienza

Gli studenti hanno occupato il Rettorato della Sapienza, come avvenuto a Torino, per chiedere la cessazione dei ei rapporti con istituti accademici israeliani come segno di solidarietà a Gaza e le dimissioni della rettrice Polimeni. Bernini: “Sostegno ai rettori, violenza inconcepibile”

Momenti di forte tensione tra gli studenti e la polizia presso l’Università La Sapienza di Roma, dove, da ieri sera, il Rettorato è stato occupato per richiedere, come già avvenuto a Torino, la cessazione dei rapporti con istituti accademici israeliani come segno di solidarietà a Gaza.

I contrasti si sono manifestati quando un gruppo di individui ha cercato di penetrare nell’edificio dove si tiene l’incontro dei Collettivi che ieri hanno preso possesso dell’edificio. Tra i partecipanti e le forze dell’ordine si sono verificati degli spintoni. Di fronte all’ingresso del Rettorato i giovani hanno lanciato slogan contro Israele, le forze di polizia e la rettrice Antonella Polimeni.

Secondo i Collettivi, la rettrice dell’Università La Sapienza di Roma Antonella Polimeni “opta ancora per il silenzio e la repressione. Ci hanno definiti intolleranti, quando è la rettrice stessa che censura le iniziative riguardanti la Palestina e ci vieta di esprimerci in senato, addirittura ci hanno accusati di essere violenti quando, negli ultimi anni, a Pisa, Firenze e Roma, siamo stati più volte bastonati nelle nostre università e nelle nostre città. La ministra recentemente ha persino affermato che bisogna ‘distinguere chiaramente tra manifestanti e studenti’, ‘tra gruppi violenti e studenti’, come se il vero studente fosse colui che non protesta mai, che non osa sollevare la voce quando qualcosa non gli va bene, mentre il manifestante è un infiltrato, un estraneo, in una retorica bellica che fa orrore”. Gli studenti chiedono a gran voce “le dimissioni della rettrice Antonella Polimeni dal comitato tecnico-scientifico di Med-Or, la fondazione Leonardo che è la principale responsabile dell’associazione dell’università con l’industria bellica.

La rettrice dell’ateneo è intervenuta rispondendo alle proteste: “In riferimento alle richieste avanzate da alcune studentesse e alcuni studenti che hanno occupato nelle ultime ore alcuni ambienti del Rettorato, nel ribadire la più ferma condanna di ogni forma di violenza e di azione illegale e antidemocratica, l’Ateneo è disponibile, come sempre è stato, a portare in discussione eventuali istanze della Comunità studentesca, purché queste giungano in modo condiviso attraverso la propria rappresentanza negli Organi e non ledano i principi democratici e i diritti e le libertà altrui”, ha affermato Polimeni.

“La Sapienza riconosce quali strumenti di comunicazione e di decisione quelli definiti dalle leggi e dai regolamenti, informati dalle norme di convivenza civile che guidano il  Paese. Lo Statuto di Sapienza dota l’Ateneo di organi decisionali composti dai rappresentanti eletti delle diverse componenti della Comunità accademica, che portano negli Organi la voce e le opinioni dei soggetti rappresentati”, ha ricordato la rettrice.

“Sosteniamo pienamente i rettori Polimeni e Delfino. L’occupazione della rettoria de La Sapienza e l’aggressione al rettore dell’Università di Genova sono azioni deplorevoli che vanno oltre la libera espressione del pensiero o la protesta pacifica. Le università non sono zone libere dove è lecito intimidire o commettere reati. La violenza che alcuni collettivi stanno esercitando sull’intera comunità accademica è inaccettabile e colpisce soprattutto gli studenti. Condanno fermamente quanto sta accadendo e ringrazio le forze dell’ordine per il loro intervento”, ha dichiarato la ministra dell’Università Anna Maria Bernini.

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