Alcuni studenti della Sapienza, scandendo slogan come “Intifada fino alla vittoria” e “Palestina libera dal fiume fino al mare,” hanno cercato di unirsi al corteo ufficiale. Tuttavia, sono stati fermati dal servizio d’ordine del corteo ufficiale
La manifestazione contro il governo a Roma, partita da piazza Vittorio e comprendente un gruppo di studenti provenienti dalla Sapienza, è degenerata in scontri violenti con la polizia. Gli studenti, scandendo slogan come “Intifada fino alla vittoria” e “Palestina libera dal fiume fino al mare,” hanno cercato di unirsi al corteo ufficiale. Tuttavia, sono stati fermati dal servizio d’ordine del corteo ufficiale, il quale ha cercato di far confluire il gruppo studentesco in fondo al corteo per evitare provocazioni e scontri.
Nonostante gli sforzi del servizio d’ordine, ci sono stati tafferugli quando gli studenti hanno tentato di entrare nel corteo. Il gruppo di studenti, protetto da striscioni sorretti da “scudi” di plexiglas e alcuni indossando cappucci neri, è rimasto a distanza dal corteo ufficiale. Tuttavia, la tensione è aumentata rapidamente e gli scontri sono esplosi con il lancio di bombe carta da parte dei manifestanti e la risposta della polizia con fumogeni.
Questa escalation di violenza riflette le profonde tensioni politiche e sociali che caratterizzano il contesto attuale, con i giovani che esprimono una forte rabbia e frustrazione per le situazioni internazionali e le politiche governative. Gli scontri a Roma sono un segnale di quanto siano accese le passioni e di come la situazione possa facilmente degenerare in violenza nonostante i tentativi di mantenere l’ordine.