Russia, cosa prevede la nuova dottrina navale di Putin

Nella Giornata della Marina russa, il Presidente Vladimir Putin ha firmato il documento che delinea gli obiettivi navali strategici. Stati Uniti e Nato le principali minacce alla sicurezza nazionale

di Marco dell’Aguzzo

Domenica il Presidente russo Vladimir Putin ha apposto la sua firma sulla nuova dottrina navale della Russia. Il documento, lungo una cinquantina di pagine, delinea gli obiettivi strategici della marina militare russa e ambisce a trasformare la nazione in una “grande potenza marittima” capace di proiettarsi sul mondo intero.

La cerimonia – dopo la firma c’è stato un breve discorso del Presidente – si è svolta in un momento e in un luogo significativi: a San Pietroburgo, antica capitale imperiale e porto principale del Paese, il 31 luglio, data in cui si festeggia la Giornata della Marina russa. Putin ha ringraziato lo zar Pietro il Grande, fondatore di San Pietroburgo – al quale peraltro si è paragonato, in una sorta di continuità storica tra la guerra contro la Svezia del 1700-1721 e l’invasione dell’Ucraina –, per aver reso la Russia una potenza marittima.

Putin ha anche promesso la fornitura di missili da crociera ipersonici modello Zircon alla Marina militare. Le consegne alle fregate classe Admiral Gorshkov dovrebbero iniziare nei prossimi mesi.

La dottrina navale russa sostiene che le principali minacce alla sicurezza nazionale siano rappresentate dalla politica degli Stati Uniti per il dominio degli oceani e dall’avvicinamento della Nato ai confini della Federazione. Il documento afferma che Mosca potrà ricorrere alla forza militare nelle acque in caso di mancanza di opzioni diplomatiche ed economiche, pur riconoscendo che il Paese non dispone di sufficienti basi navali nel mondo.

La priorità, allora, è lo sviluppo di iniziative di cooperazione navale con l’India (nazione fondamentale anche per la grand strategy statunitense) e il potenziamento dei contatti con l’Iran, l’Iraq e l’Arabia Saudita. Si parla inoltre di un “rafforzamento comprensivo della posizione geopolitica della Russia” nel mar Nero e nel mar d’Azov: un riferimento implicito alla guerra di conquista avviata in Ucraina, che Putin non ha menzionato nel suo discorso.

La dottrina stabilisce poi che l’oceano Artico è un’area di particolare importanza per la Russia. È da anni, in realtà, che Mosca sta aumentando la sua presenza militare nella regione. Il Paese ha intenzione di controllare la cosiddetta Rotta del mare del Nord, una via commerciale che costeggia l’Artico russo e che potrebbe velocizzare il trasporto delle merci tra l’Asia e l’Europa.

Testo e foto pubblicati per gentile concessione di Eastwest, magazine di geopolitica diretto da Giuseppe Scognamiglio www.eastwest.eu

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