Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha emesso una nuova ordinanza per limitare la durata dello sciopero del trasporto pubblico previsto per il 27 novembre. Nonostante la firme dell’ordinanza, i sindacati di base hanno deciso di mantenere lo sciopero di 24 ore, rischiando sanzioni amministrative. Questo atto ha provocato forti reazioni da parte dei sindacati
di Mario Tosetti
Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha preso una decisione drastica firmando una nuova ordinanza di precettazione. L’obiettivo è limitare la durata dello sciopero del trasporto pubblico, organizzato dai sindacati di base, previsto per il prossimo lunedì 27 novembre. Le nuove regole del ministero prevedono una durata ridotta dello sciopero da 24 a sole 4 ore, dalle 9 alle 13. Nonostante la decisione del ministro, i sindacati di base hanno confermato la durata originale dello sciopero di 24 ore, correndo il rischio di incorrere in sanzioni economiche amministrative.
Antonio Amoroso, segretario nazionale della Cub Trasporti, ha criticato fortemente l’azione di Salvini, accusandolo di cercare di privare i lavoratori del loro diritto di sciopero. Amoroso ha definito l’ordinanza di Salvini “un atto molto grave” e ha espresso preoccupazione per le conseguenze sulla sicurezza dei lavoratori e sui loro diritti sindacali. Sulla scia di questa decisione, Cub e gli altri sindacati di base stanno considerando di riprogrammare la data dello sciopero e di lanciare una campagna per sensibilizzare il pubblico sui gravi attacchi ai diritti democratici.
Mentre Salvini insiste sul fatto che il diritto allo sciopero sia inviolabile, questa è la seconda volta in breve tempo ha fatto ricorso all’ordinanza di precettazione, dopo quella del 14 novembre. Questa tendenza sta suscitando dubbi sulla sua volontà di coinvolgere i sindacati nella risoluzione delle controversie.
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