Sicurezza e Difesa: Draghi “l’Europa deve essere autonoma e complementare alla Nato”

 

di Emilia Morelli

Sicurezza e Difesa al secondo posto, dopo i vaccini, nell’agenda dell’Unione Europea. Occasione importante per scandire obiettivi e operare in un fronte comune. Mario Draghi interviene, in videoconferenza, al vertice Ue e si rivolge ai leader dei partiti europei sottolineando l’importanza dell’autonomia strategica europea soprattutto, però, in un quadro di complementarietà con la Nato, in virtù del rinnovato patto transatlantico e dell’insediamento di una nuova amministrazione a Washington.

Secondo il ragionamento esposto dal Premier Mario Draghi occorre che autonomia e coordinazione vadano di pari passo. Attraverso il dialogo, con l’amministrazione Biden, si pone come nodo cruciale in Europa la necessità che vi sia un vero e proprio rilancio dell’agenda transatlantica. In concreto la collaborazione tra Nato e Ue si sostanzia su alcuni temi centrali per la difesa quali mobilità militare, minacce ibride, sicurezza cyber e vicinato.

Draghi, inoltre, ha accolto con favore il dichiarato impegno dell’Ue nella promozione di una partnership con i paesi del Vicinato Meridionale, rimarcando la necessità che attraverso il dialogo politico si giunga ad impegno concreto soprattutto intorno a temi di interesse comune quali il clima, l’energia, il commercio.

In materia di difesa  l’Ue rimarca la necessità di divenire sempre più un’istituzione autonoma, capace di assumersi le proprie responsabilità in tema di sicurezza e far fronte alle proprie esigenze. Un’autonomia strategica che sembra porsi come necessaria anche a fronte della crescente instabilità globale. Presupposto imprescindibile, per il conseguimento del l’auspicata autonomia strategica, è la collaborazione con la Nato. Come si apprende dalla dichiarazione congiunta è fortemente sentito l’impegno europeo  “a cooperare strettamente con la Nato nel pieno rispetto dei principi stabiliti nei trattati e di quelli concordati dal Consiglio europeo e a rafforzare i partenariati con l’Onu e i principali partner regionali”.

Charles Michel, il Presidente del Consiglio europeo, sottolinea come gli intenti di autonomia strategica dell’Ue e il rafforzamento del legame con la Nato siano indissolubili, si alimentino a vicenda e siano uno la necessaria premessa dell’altro. In particolare Michel afferma :”Sono convinto che un’alleanza forte richieda alleati forti; un Ue più forte significa una Nato più forte. La Nato svolge un ruolo cruciale nel legare l’Europa e l’America: condividiamo i valori democratici e abbiamo gli stessi interessi strategici”.

L’insediamento di Biden è  in maniera unanime recepito favorevolmente, lo stesso Michel nonché il nostro Premier Draghi, non mancano di sottolineare come la cooperazione e la vicinanza tra Europa e Stati Uniti sia favorita dalla presenza del nuovo governatore.

Una prospettiva di solida collaborazione, quella tra Ue e Nato, condivisa e sentita anche dall’organizzazione internazionale. Un connubio solido e rassicurante, soprattutto date le contingenze storiche emerse con la crisi pandemica e non solo, si pensi alle azioni aggressive della Russia, gli attacchi cyber, la crescita industriale cinese e il suo impatto sul climate change. Il segretario generale dell’organizzazione internazionale, Jens Stoltenberg, spiega: “Il compito maggiore della Nato è far sì che la crisi sanitaria non diventi una crisi di sicurezza, poiché le minacce esistevano prima del Covid e non sono scomparse”.

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