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Sintomi sospetti colpiscono militari e diplomatici USA di stanza all’estero, indaga la CIA

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di Emilia Morelli

sintomi-sospetti-militari-usa-cia-indagaL’amministrazione Usa sta indagando su una serie di sintomi, per ora inspiegabili, che dal 2016 a oggi hanno visto il coinvolto personale della Cia, del dipartimento di Stato e della difesa impiegati in diversi paesi del mondo.  

In totale 130 persone, di stanza all’estero, sono stati colpiti da malori inspiegabili con i sintomi più disparati dal: mal di testa lancinante alle nausee, da dolori al collo e  vertigini ai giramenti di testa. In Cina e a Cuba si sono verificati i primi casi che hanno visto colpiti da questi sintomi “sospetti” il personale che prestava servizio nelle ambasciate, i militari e gli agenti della Cia. Per quanto riguarda il numero di questi ultimi non è stato reso pubblico dall’amministrazione Usa.   

Secondo quanto riporta il  New York Times negli ultimi mesi almeno tre agenti della Cia hanno subito seri danni alla loro salute e hanno dovuto ricorrere a cure mediche. Secondo un rapporto redatto a dicembre dall’accademia nazionale delle scienze a generare i sintomi sarebbero delle armi con tecnologia basata sulle microonde: un qualcosa di paragonabile a un’arma laser. 

Ad ogni modo i sintomi riportati hanno causato nelle vittime danni cerebrali permanenti che includono mal di testa debilitanti e continui. C’è chi manifesta la percezione di fenomeni sensoriali come suoni, pressione e calore collegati anche a sintomi fisici come vertigini, nausea e dolori al collo. L’amministrazione Biden ha già affermato di voler sapere di più della vicenda: il National Security Council  ha dato vita ad un’indagine ad hoc. E anche la Cia ha messo in campo una nuova cellula investigativa deputata proprio a scoprire di più sulla vicenda. La cellula sta lavorando con un’intensità e rigore pari a quelle impiegate dalla cellula che venne creata per dare la caccia bin laden dopo gli attacchi alle torri gemelle. A rendere la vicenda  preoccupante  è la gravità dei danni cerebrali che hanno riportato molte vittime: secondo quanto riportato dai medici del Walter Reed Army Medical Center alcune di loro sono a serio rischio suicidio. 

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