Spaccature pentastellate: i grillini “Casaleggio vuole fondare un nuovo partito. Auguri”

di Emilia Morelli

Agli osservatori più attenti non era certo sfuggito che ci fosse aria di maretta tra Casaleggio e M5s. A confermare le supposizioni è proprio Davide Casaleggio che utilizza il Blog delle Stelle, organo del M5s e gestito dall’Associazione Rousseau, per preparare gli utenti alla promulgazione – il 10 Marzo- di un documento programmatico: “ControVento”.

Il post preludio del Manifesto di Casaleggio non lascia adito ad interpretazioni. “Non è più tempo di avere sogni moderati – recita lo scritto – È tempo di confronto, di idee ribelli, di sogni che non siano bollati di utopia da chi non ha capacità, voglia o coraggio di realizzarli. E’ arrivato il momento di riattivare i motori e cominciare la nostra corsa controvento. Ogni fase servirà per irrobustire le ali, per potenziare la corsa, per chiarire l’orizzonte. Ogni momento sarà aperto alle vostre critiche, ai vostri suggerimenti e ai vostri miglioramenti”.

Questa è  l’ultima mossa giocata da Casaleggio nella partita a scacchi con Grillo. Occorre tenere presente che il potere dei Casaleggio nel Movimento è fondato sulla capacità, costruita attraverso la piattaforma Rousseau, di dare al partito una direzione unitaria. Quando, però, il potere e la credibilità del M5s crescono in maniera esponenziale e il Movimento diviene il primo partito in Italia le cose cambiano. Le prestazioni di Casaleggio sono considerate  inadeguate a fronteggiare le nuove esigenze degli esponenti del partito. Lo statuto del Movimento conferisce alla Casaleggio Associati funzioni decisive ma, tanto Rousseau quanto Casaleggio cominciano ad essere percepito, a tutti i livelli del partito,come un ente estraneo a cui è doveroso pagare 300 euro al mese.

Davide Casaleggio era presente, ma senza intervenire, al summit in cui lo scorso Febbraio il M5s ha inteso appoggiare il Governo Draghi e Grillo ha proposto una rifondazione del Movimento nell’ottica della transizione ecologica. Invece, di Davide Casaleggio neppure la presenza formale si è registrata all’incontro in cui Grillo ha chiesto a Conte di assumere un ruolo decisivo nella rinascita dei pentastellati. Da ultimo, però, interviene la richiesta del Presidente dell’Associazione Rousseau al Movimento di versare 441.600 euro entro il 3 Marzo a titolo di un primo conteggio per saldare il debito accumulato da alcuni grillini che non hanno versato i 300 euro associativi. La richiesta fa storcere il naso a molti esponenti del Movimento che parlano di “necessaria risoluzione del nodo Rousseau”.

Mentre Casaleggio è intento a rilanciare la credibilità di Rousseau, strumento che nelle sue intenzioni dovrebbe divenire il più grande esperimento di democrazia diretta del pianeta, probabilmente con il Post in cui annuncia “ControVento” ha segnato l’epilogo del sodalizio con Grillo. I pentastellati, a questo punto,  accusano Casaleggio di di voler fondare un nuovo partito, così Mirella Liuzzi -ex sottosegretaria M5s al Mise- che in un post su Twitter scrive “Prendo atto che Rousseau, un servizio a disposizione del M5S e finanziato dagli eletti, ha deciso di creare un partito autonomo. Buona fortuna e buon percorso” o ancora  Roberta Lombardi che, coglie l’occasione, per parlare di “un malsano e volutamente opaco intreccio di competenze e ruoli tra M5S e Associazione Rousseau”.

La risposta di Grillo non si fa attendere, eppure deliberatamente decide di non parlare di Rousseau, si concentra sul partito e su quella che per lui deve essere la “Rivoluzione MiTe del Movimento”. Grillo parla delle ragioni che hanno spinto il Movimento a sostenere il Governo Draghi, del Ministero della Transizione ecologica, pone le basi per un proprio manifesto politico. Su Davide Casaleggio neppure un accenno. Grillo ha deciso di mostrarsi superiore oppure non vuole alimentare una rottura definitiva o, semplicemente, non aspettava altro per liberarsi di un fardello per la, tanto paventata, rinascita del Movimento?

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