di Emilia Morelli
“Ho appena firmato il protocollo con regioni e farmacisti per far partire in sicurezza le vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie del nostro Paese. La campagna di vaccinazione è la vera chiave per chiudere questa stagione così difficile. Oggi facciamo un altro importante passo avanti per renderla più veloce e capillare”, così il Ministro della Salute Roberto Speranza.
Sarà quindi avviata la somministrazione dei vaccini anti Covid nelle farmacie aperte al pubblico “da parte di farmacisti opportunamente formati e previa acquisizione del consenso informato”. Il farmacista, quale professionista sanitario, si legge nell’accordo, “risulta abilitato all’esecuzione delle somministrazioni vaccinali contro il SARS-CoV-2 sulla base degli specifici programmi e moduli formativi organizzati dall’istituto Superiore di Sanità”. Il vaccino, è sottolineato, si somministra esclusivamente previa acquisizione del consenso informato attraverso la compilazione della scheda per la valutazione dell’idoneità/inidoneità del soggetto a sottoporsi alla somministrazione vaccinale. Spetta, invece, alle aziende sanitarie locali la distribuzione delle dosi vaccinali alle farmacie aderenti al protocollo.
Saranno previsti percorsi differenziati, preferibilmente “in apposita area esterna”, congrui intervalli tra un appuntamento e l’altro, mascherine Ffp2 obbligatorie per i farmacisti e per i pazienti. In ogni farmacia sarà presente un addetto al primo soccorso, formato ad hoc. Il protocollo prevede, inoltre, che chi riceve il vaccino dovrà sostare in farmacia per i 15 minuti successivi la somministrazione. Il farmacista deve sorvegliare e agire prontamente nell’ipotesi in cui si verifichino effetti collaterali. Dall’orticaria ai problemi respiratori, dai problemi emodinamici a problemi legati a shock anafilattici il farmacista deve avvertire prontamente il 118 e, nei casi più gravi, somministrare l’adrenalina inframuscolo. Allo scopo di assicurare la tracciabilità del vaccino, il farmacista inserirà dunque nel sistema informatico, mediante le proprie credenziali, tutti i dati richiesti dalla procedura informatica per identificare l’avvenuta vaccinazione. Il completamento delle operazioni informatiche consentirà la stampa dell’attestazione della vaccinazione, da consegnare al cittadino.
“Siamo sicuri che l’Accordo quadro, a carattere nazionale, verrà velocemente recepito dalle regioni”, auspica il presidente di Federfarma nazionale, Marco Cossolo, commentando il protocollo siglato tra Federfarma, Assofarm, Governo, Regioni e Province Autonome, per la somministrazione dei vaccini anti-Covid in farmacia da parte del farmacista, in attuazione di quanto previsto dalla legge Bilancio e dal decreto Sostegni. “Ringraziamo il Governo, e in particolare il Ministro della salute Roberto Speranza per questo importante riconoscimento all’impegno costante delle farmacie, che fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono rimaste sempre a disposizione dei cittadini, ampliando anche gli orari di apertura e potenziando la propria attività con nuovi servizi -aggiunge Marco Cossolo- Le farmacie aderiranno numerose anche a questa iniziativa, animate da quello spirito di servizio che da sempre le connota e che durante la pandemia è emerso con forza. Daranno così un contributo significativo al raggiungimento dell’obiettivo di ottenere al più presto una copertura vaccinale adeguata.”
“Quello che stiamo vivendo in questi giorni è il coronamento di un impegno avviato ben tre anni fa – ricorda il Presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi – è infatti dal 2018 che nelle Assemblee della nostra Federazione si parla del Farmacista Vaccinatore. Una figura che quindi oggi non vediamo solo come un importante contributo contro la crisi sanitaria di quest’ultimo anno, ma anche come il segno di una rinnovata considerazione della farmacia all’interno del SSN. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione delle Istituzioni che nel corso di questi mesi così difficili hanno sempre dimostrato apertura e interesse per le proposte presentate dalla farmacia italiana”