Spesa militare italiana, nuovo pacchetto di quasi 35 miliardi di euro

La spesa maggiore riguarda l’Esercito, che riceverà 272 carri armati pesanti Panther per oltre 8 miliardi di euro. Altri 7,4 miliardi saranno destinati ai 24 Eurofighter prodotti da Leonardo

GUIDO CROSETTO MINISTRO DELLA DIFESA

La spesa militare italiana è in aumento, con una forte enfasi sugli armamenti piuttosto che sul miglioramento delle condizioni del personale o degli alloggi. Recentemente, il Senato ha approvato un nuovo pacchetto di spese militari che comprende bombe per gli F-35B, una nave per operazioni subacquee e l’ammodernamento di due fregate cacciatorpediniere. Inoltre, l’Italia ha deciso di rientrare nel programma europeo degli Eurofighter, ordinando 24 nuovi caccia, nonostante quindici anni fa avesse preferito gli F-35 americani.

L’ultima approvazione è stata data dalla commissione Difesa del Senato, con il solo voto contrario del Movimento 5 Stelle (M5S). I capogruppo del M5S nelle commissioni di Camera e Senato, Marco Pellegrini e Bruno Marton, hanno criticato aspramente questa decisione, definendola un nuovo programma di riarmo costosissimo. Arnaldo Lomuti del M5S ha sottolineato come il governo stia investendo quasi 35 miliardi di euro in armamenti, chiedendosi se tali spese servano davvero ai cittadini italiani, che invece necessitano di nuovi ospedali, scuole e protezione sociale.

La legge di Bilancio 2024 aveva già previsto un aumento delle spese militari del 5,5% rispetto all’anno precedente. L’Osservatorio sulle spese militari italiane Milex ha evidenziato che l’impegno per il 2024 ammonta a mezzo miliardo di euro solo in armamenti. La spesa maggiore riguarda l’Esercito, che riceverà 272 carri armati pesanti Panther per oltre 8 miliardi di euro. Altri 7,4 miliardi saranno destinati ai 24 Eurofighter prodotti da Leonardo. Questo ritorno agli Eurofighter dopo l’abbandono del programma nel 2010 ha suscitato critiche, in particolare dal M5S.

Tra gli altri acquisti, l’Italia prevede di acquisire 21 nuove batterie missilistiche semoventi a lunga gittata Himars, 12 lanciatori Stinger e 890 missili Spike. La Marina riceverà due nuove fregate Fremm e due sottomarini, con un costo complessivo di quasi tre miliardi di euro.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato che gli impegni di spesa non coprono ancora il 2% del PIL richiesto dalla NATO. Ha anche affermato l’intenzione di scorporare le spese militari dal patto di stabilità europeo per aumentare il ruolo dell’Italia nella NATO, nonostante i rapporti tesi con il segretario generale uscente Jens Stoltenberg.

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati