Stoltenberg: “L’Ucraina sia libera di utilizzare le armi della Nato”

In Italia la proposta di Stoltenberg ha suscitato immediate reazioni in Italia da parte di vari leader politici

JENS STOLTENBERG SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO

Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, ha recentemente invitato gli alleati dell’Alleanza Atlantica a riconsiderare le restrizioni sull’uso delle armi fornite all’Ucraina contro obiettivi militari in territorio russo. In un’intervista con The Economist, Stoltenberg ha affermato che tale misura migliorerebbe la capacità di difesa dell’Ucraina, specialmente in contesti di combattimenti intensi vicino al confine, come quelli a Kharkiv.

La Posizione di Stoltenberg

Stoltenberg ha dichiarato che negare all’Ucraina la possibilità di utilizzare armi contro obiettivi legittimi in Russia rende difficile la difesa del Paese. Ha ribadito il diritto dell’Ucraina a difendersi, sottolineando che questo diritto include anche la possibilità di colpire obiettivi in territorio russo. La proposta è vista come un passo necessario per rafforzare la posizione difensiva dell’Ucraina contro l’aggressione russa.

Reazioni in Italia

La proposta di Stoltenberg ha suscitato immediate reazioni in Italia da parte di vari leader politici. Salvini ha chiaramente respinto l’idea di revocare il divieto di utilizzare armi contro obiettivi in Russia. Ha sottolineato che l’Italia non è in guerra con nessuno e, pur riconoscendo la giustezza dell’aiuto militare all’Ucraina, ha ribadito la sua opposizione a qualsiasi azione che potrebbe portare a un’escalation del conflitto.

Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ha criticato l’approccio della NATO, accusando i leader di Bruxelles di promuovere la guerra piuttosto che la pace, in contraddizione con i principi della Costituzione Europea che mira a risolvere le controversie internazionali pacificamente.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha enfatizzato l’importanza di decisioni collettive all’interno della NATO. Ha ribadito che le scelte di Kiev sono autonome e ha concordato con Salvini sulla non partecipazione diretta di soldati italiani in Ucraina e sull’uso limitato delle armi fornite dall’Italia all’interno dei confini ucraini. Ha inoltre sottolineato l’importanza di lavorare per la pace e di evitare toni bellicosi.

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