Stoltenberg: “Occorre che la Nato si prepari alla prospettiva di un lungo confronto con la Russia”

Il numero uno dell’ Alleanza Atlantica ha evidenziato i pericoli che potrebbero derivare da un’eventuale vittoria della Russia in Ucraina, al contempo ha ribadito che la Nato non intende innescare un conflitto

di Mario Tosetti

Stoltenberg, il segretario generale della Nato, ha avvertito che “il confronto” con la Russia potrebbe protrarsi per molteplici decenni. Secondo le sue parole, l’Alleanza atlantica deve iniziare a prepararsi a questa prospettiva e accelerare l’espansione dell’industria della difesa dei suoi Paesi membri, passando da un ritmo di produzione da tempo di pace a una velocità da tempo di conflitto.

In un’intervista a Welt am Sonntag, Stoltenberg ha chiarito che non è nei piani della NATO innescare un conflitto armato con la Russia. Tuttavia, ha lanciato un monito sull’eventualità di un lungo scontro con Mosca nell’intervista rilasciata a Die Welt. Il segretario generale ha messo in guardia sulle possibili conseguenze qualora Vladimir Putin, presidente della Russia, dovesse avere la meglio in Ucraina. Non vi è infatti alcuna garanzia, ha sottolineato, che l’aggressione russa possa rimanere circoscritta solo a quel Paese  perché “la deterrenza funziona solo se è credibile”.

Secondo quanto riportato da Die Welt, Stoltenberg sostiene che la strategia di difesa più efficace al momento sia rafforzare l’appoggio all’Ucraina e incrementare le capacità militari della NATO.

Il sostegno all’Ucraina deve passare per la ristrutturazione e l’espansione dell’industria della difesa, spiega Stoltenberg. “Dobbiamo essere in grado di aumentare le forniture all’Ucraina e rifornire le nostre missioni.” Da qui deriva la necessità di cambiare marcia, passando da una produzione lenta e pacifica a una produzione più veloce necessaria in tempo di conflitto. Stoltenberg invita dunque le aziende europee della difesa a velocizzare e aumentare i loro ordini, ponendo così le basi per richiedere agli Stati membri un aumento dei finanziamenti per gli armamenti.

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