Stormy Daniels: “Non ho paura di Trump, ma i suoi sostenitori mi minacciano di morte”

L’ex pornostar coinvolta direttamente nella vicenda che ha condotto all’incriminazione di Trump in un’intervista al Times ha spiegato che se da un lato si tratta di un evento che dimostra che l’ex presidente non è più intoccabile, dall’altro dividerà gli americani

di Carlo Longo

Donald Trump è stato incriminato, si tratta di un “evento epico.  E sono fiera di me. L’altro lato della medaglia è che questo evento dividerà ulteriormente gli americani”, Così si è espressa, in un’intervista al Times, Stephanie Gregory Clifford alias Stormy Daniels, la pornostar che ha condotto all’incriminazione dell’ ex presidente Usa. “Se l’è già cavata una volta dopo aver aizzato alla rivolta e creato il caos. Quale che sia l’esito dell’incriminazione ci saranno violenza, feriti e morte”, ha aggiunto l’attrice. Certo è che l’incriminazione di Trump “dimostra che non è più intoccabile ma “in qualsiasi modo si concluderà la vicenda, da tutto questo deriveranno molte cose buone, ma anche molte cose negative”, ha spiegato Daniels.

Secondo la procura di New York Trump ha pagato 130 mila dollari poco prima della campagna presidenziale del 2006 per mettere a tacere l’ex pornostar su una loro presunta relazione sessuale nel 2006 quando lui era già sposato con l’attuale moglie Melania. Il denaro versato a Daniels è stato poi contabilizzato come spesa legale da parte del suo avvocato, Michael Cohen.

“L’ho visto nudo. Non c’è modo che possa essere più spaventoso con i suoi vestiti”, ha ironizzato Stormy Daniels quando le è stato chiesto se avesse in qualche modo paura di Trump. In relazione alle violenze verbali subite da parte dei sostenitori di Trump l’attrice ha raccontato: “All’inizio dicevano che ero alla ricerca di soldi, mi davano della bugiarda, della prostituta, ma ora mi dicono ‘ti uccideremo”.

Nel frattempo,  24 ore dopo che è stata resa pubblica la notizia dell’incriminazione di Trump sono stati raccolti a titolo di donazioni 4 milioni di dollari. Lo staff di Trump ha affermato che oltre il 25% delle donazioni proveniva da donatori che per la prima volta si esprimevano in favore dell’ex presidente, “consolidando ulteriormente lo status del presidente Trump come chiaro favorito nelle primarie repubblicane”.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati