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Strage di migranti a Cutro, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo come atto dovuto

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla strage di migranti avvenuta a Cutro come atto dovuto a seguito dell’esposto presentato da alcuni parlamentari di Sinistra Italiana e Verdi. Intanto, a Crotone è stato chiesto l’incidente probatorio per nove superstiti

di Mario Tosetti

Oltre alla Procura di Crotone, che per competenza territoriale indaga sulla strage di migranti avvenuta sul litorale di Cutro, anche la Procura di Roma ha aperto un fascicolo come atto dovuto a seguito dell’esposto presentato da alcuni parlamentari tra cui Angelo Bonelli, Ilaria Cucchi, Eleonora Evi, Nicola Fratoianni e Luana Zanella.

Secondo quanto si legge nell’esposto promosso dai parlamentari a nome dell’avvocato Fabio Anselmo “l’evento doveva immediatamente essere classificato come ‘caso Sar’”. Laddove Sar è un acronimo di “ricerca e soccorso” oppure “ricerca e salvataggio” con il quale si intendono le operazioni di soccorso. I parlamentari obiettano che una piccola barca con moltissime persone a bordo, mentre in corso vi è una tempesta che ha costretto due navi militari a tornare indietro, non può che essere in pericolo.  “Riteniamo che sia necessario approfondire se vi siano state disposizioni ministeriali che abbiano impedito l’uscita in mare della Guardia Costiera. Non si può escludere che esista anche una responsabilità superiore, considerato che la Guardia Costiera dipende dal ministero dei Trasporti mentre il ministero degli Interni è diventato super coordinatore di sbarchi e soccorsi dei migranti”, ha spiegato la Procura di Roma.

Intanto prosegue l’indagine a Crotone che sta valutando ogni aspetto della vicenda, compreso quello dell’omissione di soccorso. Per il momento per nove testimoni è stato chiesto l’incidente probatorio al fine di cristallizzare le testimonianze dei superstiti. L’incidente probatorio molto probabilmente si svolgerà nella prossima settimana in quanto occorre attendere la notifica a tutte le parti in causa, compresi i familiari delle vittime. La conferma è pervenuta dall’avvocato difensore di due dei quattro indagati individuati come i presunti scafisti, Salvatore Perri. Per quanto riguarda la difesa dei presunti scafisti l’avvocato  Perri ha aggiunto che “hanno pagato il viaggio come tutti gli altri” e che il minorenne fermato con la stessa accusa “è fortemente scosso, ha perso il cugino che è disperso”.

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