di Emilia Morelli
“C’è stato un tentativo di colpo di Stato fallito”, hanno riferito i media locali del Sudan. La notizia viene confermata anche da fonti di al-Arabiya. Il tentato golpe è stato ad opera di alcuni soldati che hanno cercato di prendere il controllo di diverse istituzioni governative tra cui la sede dei media statali siti nella capitale, Khartoum. A dare per prima la notizia è stata la Tv di Stato che ha invitato i cittadini a contrastare il tentato golpe.
L’annuncio del colpo di stato fallito è arrivato poche ore dopo che l’esercito aveva schierato i carri armati in alcune delle strade principali di Khartoum e Omdurman. “Tutto è sotto controllo. La rivoluzione è vittoriosa”, ha scritto su Facebook Mohammed al-Fiky Suliman, un membro del consiglio militare-civile al potere, che ha esortato i cittadini sudanesi a proteggere il consiglio di transizione attualmente in carica. Il colpo di Stato è stato immediatamente sventato e dai militari che hanno ripreso il controllo del paese, dai militari pervengono rassicurazioni volte a definire “la situazione tranquilla”. Altri media riportano tuttora numerosi dispiegamenti di forze militari in alcune aree della capitale Karthoum e a Omdurman.
I sospettati di aver progettato e tentato il golpe sono stati immediatamente arrestati, secondo quanto dichiarato da al-Arabiya. In particolare ad essere arrestati sono circa una quarantina di persone, la maggior parte delle quali appartiene a filoni politici vicini a quelli dell’ex presidente, Omar al-Bashir. Il Consiglio di transizione del Sudan ha invitato la gente a scendere in piazza per manifestare la sua opposizione. E un componente del Consiglio di governo ha assicurato che tutti gli uomini della leadership stanno bene.
Gli equilibri politici del Sudan appaiono piuttosto delicati in quanto il paese ha intrapreso nel 2019 un percorso verso un governo democratico dopo che i militari sono riusciti a spodestare, dopo 30 anni, con numerosi mesi di protese il presidente Omar al-Bashir. Vige oggi un accordo di condivisione che ha dato vita ad un governo composto da militari, rappresentanti civili e gruppi di protesta. Già nel recente passato erano stati tentati colpi di stato volti a sovvertire il fragile equilibrio democratico ad opera di correnti politiche fedeli all’ex presidente.
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