Superbonus 110%, scontro tra le due anime della Lega: Salvini corregge Giorgetti

di Mario Tosetti

Il Superbonus 110%, criticato da Draghi a causa di truffe e di controlli sulle cessioni di credito, provoca visioni diametralmente opposte nella Lega, tra chi lo ritiene una misura indispensabile e chi invece gli attribuisce un effetto drogante al settore edile.

Dopo le truffe e le cessioni sospette per 4 miliardi, di cui 2,3  sono già stati sequestrati, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, si è espressamente detto contrario al Superbonus . Giorgetti ha ricordato che nella legge di bilancio il governo aveva cercato di imporre delle restrizioni al Superbonus per l’edilizia ma “il Parlamento ha deciso di allargare le maglie, anche troppo. Ora costerà tantissimo”. Il ministro leghista, inoltre, ha continuato evidenziando quelli che, secondo lui, sono gli effetti controproducenti della misura voluta dal M5s affermando: “Stiamo mettendo un sacco di soldi sull’edilizia che, per carità, può aver avuto senso sostenere nella fase più dura della pandemia e di certo contribuisce chiaramente alla crescita. Ma ora droghiamo un settore in cui l’offerta di imprese e manodopera è limitata. Stiamo facendo salire i prezzi e contribuiamo all’inflazione. Chiediamoci cosa può fare lo Stato di fronte alla rivoluzione digitale e energetica o allo choc che investe l’automotive, che deve uscire dai modelli endotermici tradizionali. Invece diamo soldi ai miliardari per ristrutturare le loro quinte case delle vacanze. Ride tutto il mondo. Intanto rischiamo che dilaghi la disoccupazione nell’industria spiazzata dall’imposizione del passaggio all’auto elettrica entro il 2035. Se ci sono decine di miliardi per ridisegnare le filiere industriali, bene. Ma in caso contrario, che stiamo facendo? Droghiamo certi settori e ne lasciamo a languire altri, quelli strategici per l’Italia”.

Le parole di Giorgetti, in un primo momento, hanno provocato la reazione dei pentastellati che unanimemente si chiedevano se Salvini fosse d’accordo con il compagno di partito e la Lega fosse pronta a rimangiarsi il voto favorevole alla misura. Non ha tardato a fare sapere come la pensa il leader del Carroccio che ha espresso opinioni totalmente contrarie a quelle di Giorgetti: “Il superbonus è uno strumento assolutamente efficace, stiamo lavorando per rinnovarlo aumentando la possibilità della cessione del credito, perché bloccare la cessione del credito significa bloccare l’edilizia che è l’unico settore che sta correndo in questo momento”. Piena frattura interna, dunque. “Giorgetti dice che non basta il superbonus. Ovvio che non basta, però è fondamentale andare avanti sulla via del superbonus per aiutare gli italiani e un settore come l’edilizia”, ha detto Matteo Salvini.

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