Tim, Butti: “Il progetto Minerva è prioritario, sentirò a brevissimo Cdp”

di Mario Tosetti

Si torna a parlare di Tim, della rete unica e della fusione con Open Fiber. Il “progetto Minerva” di rete unica tlc a controllo pubblico, elaborato da Fratelli d’Italia, “è prioritario” e “inizierò a sentire tutti gli stakeholder a partire dalla Cdp”. Lo ha detto Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione. Per Butti  “Cassa, che è l’emanazione del Mef, ha un doppio ruolo che è strano, sia dentro Tim sia dentro Open Fiber”. Pertanto “partiremo a parlare con Cassa e poi con Tim e gli altri operatori. E’ fondamentale partire con il piede giusto” In questi mesi siamo riusciti a portare il mainstream sulle nostre posizioni” ha sottolineato il sottosegretario.

Del “piano Minerva” si è cominciato a sentire parlare nel corso dell’estate, progetto che rende superato il piano di rete unica tra la società telefonica e Open Fiber, a suo tempo già disegnato dal governo Conte e poi portato avanti nel suo impianto dall’esecutivo Draghi. Secondo il piano Cdp dovrebbe lanciare un’Opa su Tim in maniera tale da toglierla dal mercato in vista di uno scorporo dei servizi e di un successivo merger con Open Fiber. Il progetto Minerva non prevede esuberi. Praticamente si potrebbe giungere ad un risultato analogo a quello perseguito da Cdp e Vivendi ma senza ricorrere alla vendita della rete.

Tuttavia, sembra che Cdp non sia convinta di accollarsi i debiti per l’acquisizione di Tim, rischiando di finire sotto i riflettori di Eurostat che potrebbe far ricadere questa operazione nell’ambito del debito pubblico. Secondo alcune indiscrezioni sembra probabile l’ipotesi che, alla fine, sia proposta un’Opa che veda coinvolti più proponenti. Vale a dire: Cdp, Vivendi, il fondo Kkr che l’aveva già annunciata quasi un anno fa ma senza successo, il fondo Macquarie già presente in Open Fiber”.

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