Toti arrestato, i vari filoni investigativi e gli indagati

Nell’indagine che ha condotto all’arresto di Giovanni Toti sono coinvolte diverse persone indagate per i reati di corruzione e finanziamenti illeciti

In Liguria, una regione politico-imprenditoriale ancora sotto shock dopo la retata di ieri, è già iniziata la fase cruciale di esame dei documenti da parte degli avvocati e dei principali indagati dell’inchiesta che ha portato all’arresto domiciliare del presidente della Regione, Giovanni Toti.

La situazione più delicata al momento riguarda Paolo Emilio Signorini, ex presidente del porto accusato di corruzione per aver ricevuto una serie di favori, tra cui soggiorni a Montecarlo, finanziamenti per il matrimonio della figlia e fiches per il Casinò. Attualmente si trova in carcere e affronterà l’interrogatorio di convalida davanti al gip domani.

Per gli indagati agli arresti domiciliari, vi è un periodo di cinque giorni per gli interrogatori, che si terranno tra venerdì e sabato. Tra questi ci sono Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, accusato di corruzione e che sarà interrogato venerdì, e Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, considerato il principale corruttore e che sarà interrogato sabato.

Secondo l’accusa della procura, ci sono stati scambi di favori e denaro per l’assegnazione di concessioni portuali a Spinelli, con Toti che avrebbe ricevuto finanziamenti per le sue campagne elettorali e Signorini beneficiato di viaggi e regali. Anche l’azienda Esselunga è coinvolta per i finanziamenti a Toti.

Un altro filone investigativo riguarda Matteo Cozzani, capo di gabinetto del Presidente della Regione, accusato di corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso per aver favorito il clan Cammarata del Mandamento di Riesi. Cozzani sarà interrogato sabato.

Ci sono anche altre persone coinvolte, tra cui esponenti della comunità riesina di Genova accusati di corruzione elettorale e il ex sindacalista Venanzio Maurici. Complessivamente sono 25 gli indagati, tra cui i consiglieri regionali Stefano Anzalone e Domenico Cianci, l’editore di Primocanale Maurizio Rossi e il presidente di Ucina Confindustria, Saverio Cecchi.

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