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Ucraina: 300 fosse comuni scoperte vicino Mariupol, Biden: ” Ulteriori 800 milioni di aiuti a Kiev”

di Corinna Pindaro

“Dobbiamo pensare a preservare la vita e la salute dei nostri soldati e ufficiali. Non c’è bisogno di arrampicarsi in queste catacombe e strisciare sottoterra lungo queste strutture industriali”, queste le parole con cui il presidente russo ha annullato l’operazione per prendere d’assalto l’acciaieria di Azovstal a Mariupol, indicando la necessità di salvare le vite delle truppe. Putin ha poi sottolineato che tutti coloro che si arrendono ai soldati russi a Mariupol hanno la garanzia che la loro vita sarà risparmiata.

“I militari ucraini hanno avuto e hanno ancora la possibilità di deporre le armi e lasciare la città attraverso i corridoi designati”, ha detto poi il portavoce del Cremlino Dmytri Peskov a proposito della proposta giunta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky affinchè le truppe russe catturate siano scambiate con la fornitura di un passaggio umanitario sicuro per i militari ucraini. “Questa possibilità esisteva anche prima che il presidente Zelensky facesse la sua dichiarazione”, ha aggiunto Peskov. Effettivamente in seguito il governo di Kiev ha fatto sapere che dieci militari e nove civili ucraini sono stati liberati in un nuovo scambio di prigionieri con la Russia, senza però rivelare quanti sono stati i prigionieri restituiti a Mosca. “Questa volta ci sono feriti tra i rilasciati e questo è molto importante. Ora potranno beneficiare di cure complete e sottoporsi alla riabilitazione”, ha scritto su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk.

Per quanto riguarda, invece, i corridoi umanitari che dovevano avere luogo a Mariupol il sindaco Vadym Boichenko ha fatto sapere che “Circa 200 persone stanno aspettando di evacuare da Mariupol, ma nessun autobus è arrivato”.  Il sindaco ha poi spiegato che rimangono ancora a Mariupol circa 100.000 persone ed è difficile sapere con certezza il numero di civili che si trovano all’interno dell’acciaieria Azovstal, l’ipotesi si aggira per un numero compreso tra 300 e 1000. Nella città assediata rimangono circa 100.000 persone, ha affermato il sindaco, sottolineando che è difficile calcolare quanti civili ci siano all’interno dell’acciaieria Azovstal, dove resiste un ultimo gruppo di combattenti ucraini, l’ipotesi è tra 300 e 1.000. Nel frattempo, però, giungono immagini agghiaccianti di circa 300 fosse comuni scavate in prossimità di Manhush, un villaggio circa dieci chilometri a ovest della stessa Mariupol. “La Russia ha nascosto le prove dei suoi ‘barbari’ crimini di guerra a Mariupol seppellendo i corpi dei civili uccisi dai bombardamenti in una nuova fossa comune”, aveva già denunciato il sindaco Vadym Boichenko, secondo il quale camion russi hanno raccolto i cadaveri dalle strade della città portuale e li hanno trasportati  segretamente nel vicino villaggio di Manhush e poi gettati nelle fosse comuni.

Sono, poi, ricominciati pesanti bombardamenti a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina.  “Enormi esplosioni. La Federazione russa sta bombardando furiosamente la città”, ha descritto il sindaco Ihor Terekhov, specificando che in città è presente ancora 1 milione di persone mentre il 30% della popolazione, tra donne e bambini, è stato evacuato. Nella città meridionale di Kherson, l’unica grande città caduta in mani russe,  l’esercito ucraino ha accusato le truppe russe di voler costringere con la forza la popolazione locale a combattere per Mosca. Nel Donbass i russi sono riusciti a prendere il contropllo di circa la metà della cittadina di Popasna, dove dal 24 febbraio si contano più di 100 abitanti uccisi. Le truppe russe, inoltre, “stanno deportando i civili nella zona sotto il loro controllo, a Pervomaisk.Le battaglie in strada continuano senza sosta, i civili vivono in rifugi antiaerei, non possono uscire a causa della densità dei bombardamenti. Non ci sono più case ancora in piedi. Attualmente, solo i medici militari possono fornire assistenza medica”ha fatto sapere  il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Sergej Gaidai riferendo che “in città ci sono ancora più di 2.500 abitanti”. Per il resto sembra che l’esercito russo abbia, invece, riscontrato problemi nel Lugansk cin direzione di Gulyai Pole, nella provincia di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud orientale.

La Russia, intanto, ha varato sanzioni contro 29 funzionari, imprenditori e giornalisti Usa, tra cui la vicepresidente Kamala Harris e l’ad di Meta, Mark Zuckerberg. La Duma, la Camera bassa russa, ha poi confermato l’attuale governatrice della Banca centrale di Russia Elvira Nabiullina per un altro mandato di 5 anni a partire dal prossimo 24 giugno. La nomina di Nabiullina era stata proposta alla Duma da Putin il 18 marzo secondo l’iter che prevede la necessaria nomina entro tre mesi dalla scadenza del mandato.

Sul fronte internazionale la Commissione europea ha reso noto di aver “cominciato a valutare le risposte alla prima parte del questionario,  stiamo lavorando alacremente con l’Ucraina e anche al nostro interno perché la procedura possa concludersi al più presto”.  Contestualmente l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha parlato di  un possibile ” bando totale dell’import del petrolio russo” aggiungendo” ed io sto spingendo in questa direzione”. “Possiamo completare il bando delle banche russe dallo Swift perchè ci sono delle banche ancora dentro. E sul petrolio e gas, seppur senza un embargo specifico, tutti stanno riducendo l’importazione dalla Russia cercando alternative, perchè non possiamo farci del male più di quanto ne facciamo ai russi”, ha concluso Borrell. Inoltre, il commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, comincia a porre le premesse per la ricostruzione post bellica dell’Ucraina. “Quest’anno è il 75mo anniversario del Piano Marshall. Quando la pace tornerà in Ucraina avremo bisogno di un nuovo piano Marshall per ricostruire il paese e aiutarlo nella sua strada verso l’Unione Europea. Una sfida immensa che insieme possiamo trasformare in un’occasione per l’Ucraina, l’Europa e le democrazie transatlantiche”, ha detto Gentiloni.

Dagli Usa, invece, arriva un nuovo pacchetto di 800 milioni di dollari di aiuti militari per Kiev contro l’offensiva russa nell’est del Paese. Lo ha annunciato il presidente americano Joe Biden specificando che il pacchetto comprende munizioni, artiglieria pesante, droni, cannoni  howitzer. “Putin non vincerà mai in Ucraina, non riuscirà mai ad occuparla del tutto”, ha detto Joe Biden che ha messo in discussione che Mariupol sia caduta completamente in mani russe in quanto, a suo dire, non ci sono prove. Il presidente Usa ha, inoltre, confermato le anticipazioni di stampa sul divieto alle navi russe di entrare nei porti americani. Intanto il Pentagono ha smesso a punto un nuovo drone – chiamato Phoenix Ghost – pensato specificamente per le esigenze di Kiev: “E’ stato rapidamente sviluppato dall’Air Force in risposta a specifiche richieste ucraine”, ha spiegato il portavoce del Pentagono, John Kirby, citato dalla Cnn. Nel nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina annunciato dal presidente Biden, ci sono anche 121 Phoenix Ghost. “Ha capacità simili ai sistemi senza pilota Switchblade, ma non esattamente le stesse: differenze nel campo delle capacità” – così Kirby, che non ha fornito però altri dettagli. Per gestire i nuovi dispositivi bellici “servirà un addestramento minimo sul quale gli Usa stanno lavorando con gli ucraini”. I Switchblade – chiamati anche “droni kamikaze, perchè esplodono sui bersagli – sono piccoli droni che i soldati possono portare nello zaino, capaci di individuare, raggiungere e distruggere obiettivi a distanza sfuggendo ai radar.

Aiuti militari saranno forniti anche dalla Spagna che ha disposto l’invio a Kiev di un carico di armamenti da 200 tonnellate: è quanto annunciato dal premier Pedro Sánchez nel corso della visita odierna a Kiev, dove ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky. Sánchez ha aggiunto che si tratta del carico “più grande” finora inviato da Madrid all’Ucraina.

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