
di Mario Tosetti
La guerra in Ucraina assume connotati sempre più mostruosi. Secondo quanto riferito dal comune di Mariupol le truppe russe, per nascondere i corpi degli abitanti uccisi e coprire le tracce dei loro crimini contro i civili, stanno allestendo forni crematori così da bruciare e non far trovare mai più i corpi. Sembrerebbe, inoltre, che per fare “il lavoro sporco di raccogliere e bruciare i corpi” i soldati russi abbiano reclutato “terroristi locali” di Donetsk e forze speciali. “Gli assassini stanno coprendo le loro tracce. I crematori mobili russi hanno iniziato a operare a Mariupol. Dopo il genocidio avvenuto a Bucha, che ha avuto risonanza a livello internazionale, la massima leadership russa ha ordinato la distruzione di qualsiasi prova dei crimini del suo esercito a Mariupol”, si legge in una nota divulgata dal consiglio comunale che continua, “i russi hanno trasformato Mariupol in un campo di sterminio. Questa non è più la Cecenia o Aleppo: è la nuova Auschwitz”.
Nel frattempo dall’Europa giungono ferme minacce e annunci di sanzioni. “Non saranno le ultime sanzioni queste. Dobbiamo pensare al petrolio e dobbiamo pensare a un sistema bancario che limiti davvero gli introiti derivanti dai carburanti fossili per la Russia” ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen intervenendo alla plenaria dell’Europarlamento. “Nessuno può essere neutrale, la Cina ha una responsabilità e deve prendere assolutamente una posizione chiara. Questa è a fase successiva che dovremo intraprendere insieme. Più di 40 Paesi stanno imponendo queste sanzioni e ci aspettiamo che altri rispettino le nostre misure o almeno non raggirino o minimo queste sanzioni” ha poi aggiunto la presidente della Commissione europea. “Solo sette settimane fa, Bucha era un sobborgo ospitale e tranquillo nella periferia di Kiev. Ma la scorsa settimana, l’umanità stessa è stata uccisa a Bucha. Si è ucciso a sangue freddo, giustiziato con le mani legate e una pallottola in testa. Si sono lasciati” i cadaveri “a marcire in mezzo alla strada o nelle fosse comuni” ha sottolineato von der Leyen che ha continuato, “tutti abbiamo visto le immagini inquietanti di Bucha e abbiamo ascoltato le testimonianze di chi può parlare di nuovo liberamente, ora che l’esercito russo è andato via. Sparavano a tutti quelli che vedevano, ha raccontato un testimone del passaggio dei soldati di Putin”, ha ricordato von der Leyen che ha concluso affermando ” i russi la chiamano liberazione, io li chiamo crimini di guerra. Le autorità russe dovranno rispondere di questi crimini”, ha concluso la presidente.
Anche il presidente del consiglio europeo Charles Michel ha annunciato che le nuove sanzioni saranno sempre più aspre dichiaratamente al fine di mantenere la massima pressione sul Cremlino, includendo anche il carbone, e aggiunge che “prima o poi saranno necessarie anche misure sul petrolio, e persino sul gas”. Sulla necessità di continuare a sostenere l’Ucraina con l’invio di armi non ha dubbi l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell: “La guerra deve finire il prima possibile ma non in qualunque maniera possibile. Se finisce con un Paese distrutto e dominato, con milioni di morti e sfollati allora non deve finire così. Dobbiamo continuare ad appoggiare l’Ucraina. Ci vogliono meno applausi e più aiuti, più armi. Abbiamo dato un miliardo di euro all’Ucraina, può sembrare tanto ma è quello che paghiamo ogni giorno a Putin per l’energia. Da quando è iniziata la guerra gli abbiamo dato 35 miliardi di euro”.
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