Per la prima volta da quando è iniziata la guerra in Ucraina Cina e India, che si sono sempre mostrate neutrali nei confronti di Mosca, hanno firmato una risoluzione che qualifica la Russia come “aggressore”. Si tratta di uno scenario inedito che isola ancora di più Putin
di Carlo Longo
“L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione sulla cooperazione con il Consiglio d’Europa con 122 voti, compresi i principali partner del G20 come Cina, Brasile, India e Indonesia. Accogliamo con favore la risoluzione, che qualifica chiaramente la guerra contro l’Ucraina come ‘aggressione da parte della Federazione Russa’”. Questo il post su twitter con cui l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri, Joseph Borrell, ha annunciato il cambio di rotta intrapreso da Cina e India nei confronti della Russia. Per la prima volta, da quando è iniziato il conflitto in Ucraina, si assiste da parte di Cina ed India ad una condanna internazionale all’operato di Mosca.
La risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu relativa ai rapporti tra le Nazioni Unite e il Consiglio d’Europa, in cui si fa esplicito riferimento alla “aggressione della Federazione russa dell’Ucraina”, è stata approvata la settimana scorsa con 122 voti favorevoli, 5contrari e 18 astensioni.
Nonostante la condanna nei confronti di Mosca non fosse il tema centrale della risoluzione, il fatto che due potenze come Cina e India non si siano astenute dal voto rappresenta uno scenario inedito che isola ancora di più la Russia di Vladimir Putin nello scacchiere internazionale. Ad ogni modo, nelle premesse si legge che: “Considerando ugualmente che le difficoltà senza precedenti che l’Europa deve attualmente affrontare in seguito all’aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina, e contro la Georgia in precedenza, e della cessazione dell’adesione della Federazione russa dal Consiglio d’Europa, richiedono una cooperazione rafforzata tra l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Consiglio d’Europa”.
Nella risoluzione gli Stati Onu hanno votato contro Russia, Bielorussia, Siria, Nicaragua e Corea del Nord.
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