Ucraina: il ministro degli esteri russo Lavrov a Ginevra esclude l’invasione, ma la tensione resta alta

di Ennio Bassi

“La Russia non invaderà l’Ucraina. Il popolo ucraino non deve avere alcun timore”. E’ quanto ha detto Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, intrattenendosi con la stampa oggi a Ginevra a margine dell’incontro con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Parlando “di isteria occidentale”, il capo della diplomazia russa ha colto l’occasione dell’incontro svizzero con il collega americano per tentare di gettare acqua sul fuoco.

Gli Stati Uniti dal canto loro sono ancora alla ricerca di una “soluzione diplomatica sull’Ucraina, come ha ripetuto lo stesso Blinken a Lavrov nel corso del loro incontro, assicurando tuttavia che Washington è pronta ad “una risposta rapida e forte” nel caso di un’invasione da parte di Mosca.

L’incontro insomma non è sembrato portare a sviluppi particolari, ma tuttavia ha consentito alle due super potenze di ribadire pubblicamente le proprie posizioni su una vicenda la cui gravità, in termini di possibile conflitto, è tra le più alte in assoluto dal dopo guerra ad oggi.

La Russia è ferma sulla sua richiesta di ritiro delle truppe Nato dalla Romania e dalla Bulgaria, nell’ambito di un trattato per la de-escalation della crisi ucraina. “Non c’è ambiguità – spiega il ministero degli Esteri russo – si tratta del ritiro delle forze straniere, degli equipaggiamenti e degli armamenti, al fine di tornare alla situazione del 1997 in quei Paesi che all’epoca non erano membri della Nato”. Insomma, le posizioni sembrano ancora inconciliabili e ai confini dell’Ucraina, dove si sono ammassate milizie e tank russi in quantità tali da lasciare presagire un attacco se non imminente quanto meno rapidamente avviabile, la tensione rimane molto alta.

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