Ucraina: Kiev resiste, l’Ue pronta a fornire più sostegno, Draghi: “Si all’esclusione della Russia dal circuito Swift”

di Mario Tosetti

Kiev continua a resistere all’attacco russo. “Gli occupanti volevano bloccare il centro del nostro stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani. Abbiamo resistito e respinto con successo gli attacchi nemici. I combattimenti continuano. In molte città e distretti del nostro Stato. Ma sappiamo cosa stiamo proteggendo: il Paese, la terra, il futuro dei bambini”, ha detto il presidente ucraino Zelensky rivolgendosi al suo popolo in un videomessaggio. Il sollievo per aver scongiurato il pericolo durante la notte dura poco, l’attacco di Mosca si intensifica, il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora. I dati diffusi dal ministero della Salute ucraino registrano “198 morti, tra i quali 3 bambini, i feriti 1.115 persone inclusi 33 bambini” dall’inizio dell’attacco ed il numero è destinato drammaticamente ad aumentare considerato che i russi hanno cominciato a sganciare dai loro aerei giocattoli, telefonini ed oggetti di valore pieni di esplosivo.

Si è infranto, inoltre, il barlume di speranza di una possibile soluzione diplomatica. Nella mattinata Mosca ha accusato Kiev di aver fatto fallire una possibile tregua rifiutando i negoziati ma l’Ucraina smentisce. Secondo quanto affermato da Pescov, il portavoce del Cemlino, Putin avrebbe ordinato lo stop temporaneo dell’avanzata in attesa di possibili negoziati  e che l’operazione sarebbe ricominciata dopo che la leadership ucraina ha rifiutato di negoziare. Kiev smentisce non solo di di non aver voluto negoziare con Mosca ma Mykhailo Podolyak, consigliere dell’ufficio del presidente ucraino, aggiunge che “le azioni aggressive delle forze armate russe si sono intensificate, fino a sera e notte, con attacchi aerei e missilistici di massa sulle città ucraine”, e che “queste azioni sono solo un tentativo di piegare l’Ucraina a condizioni inaccettabili”.

Così l’offensiva russa continua, la città di Melitopol è caduta. I combattimenti si sono intensificati a Vasylkiv, a circa 40 Km sud di Kiev. L’esercito ucraino  parla di “una feroce battaglia per l’aeroporto”. Secondo il giornale ucraino Ukrainska Pravda i russi, per aprire un varco, si sarebbero affidati a dei sabotatori travestiti da polizia nazionale. “Si sono avvicinati a un posto di blocco e sparato ai soldati ucraini. Subito dopo sarebbe arrivata una colonna di camion russi”, si legge. Segnalati aspri combattimenti a Troieschyna, nel nord-est di Kiev, a Shuliavka e Veresteiska. Nelle ultime ore si è combattuto a Kherson, Mykolaiv e Odessa, sul Mar Nero. Fonti dell’intelligence britannica affermano che i lanciarazzi sono stati utilizzati a Chernihiv e Kharkiv. L’esercito russo ha lanciato attacchi aerei vicino al fiume Dnepr. In particolare si combatte a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina situata nel nordest del Paese, colpita da pesanti bombardamenti.

Zelensky torna, quindi, a rivolgersi agli alleati. In primo luogo si rivolge a Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. “È un momento cruciale per chiudere una volta per tutte la lunga discussione e decidere sull’adesione dell’Ucraina alla Ue. Ho discusso con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel l’ulteriore assistenza efficace e l’eroica lotta degli ucraini per il loro futuro libero”, scrive Zelensky su Twitter. Non tarda ad arrivare la risposta di Michel che assicura sarà intensificato il sostegno al Paese. Tra gli altri leader il presidente ucraino ha sentito anche Mario Draghi che avrebbe sostenuto la possibilità, prevista nelle sanzioni alla Russia, che questa esca dal circuito bancario Swift. Sul punto si registrano molti tentennamenti da parte dei leader mondiali. In particolare da Wall Street arrivano avvertimenti a Whashinton in relazione alle conseguenze dell’esclusione, Bloomberg parla di un “pesante impatto sull’economia mondiale”. Ma il presidente ucraino va avanti e chiede anche a Berlino e a Budapest di avere il “coraggio” di escludere la Russia da Swift. La Germania si è detta pronta ad accettare una “restrizione mirata” dell’accesso della Russia a Swift, in rappresaglia per l’invasione dell’Ucraina. “Stiamo lavorando per trovare il modo di limitare i danni collaterali di una disconnessione da Swift. Ciò di cui abbiamo bisogno è una restrizione mirata e funzionale”, dichiarano i ministri tedeschi degli Esteri, Annalena Baerbock e dell’Economia, Robert Habeck.

Intanto,  il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, fornirà all’Ucraina assistenza militare per un valore di 600 milioni di dollari. “L’ Italia potenzierà la propria presenza in Romania raddoppiando il numero degli Eurofighter già operanti nell’attività di airpolicing. Altri 4 aerei saranno inviati alla base di Costanza. L’Italia sta contribuendo con rapidità e convinzione alle decisioni prese in ambito NATO, e ieri il governo ha approvato significative misure che prevedono il rafforzamento della postura militare sul fianco est a seguito dell’inaccettabile e ingiustificata aggressione della Russia all’Ucraina”, fa sapere il ministro della Difesa, Guerini. La Germania dovrebbe autorizzare la fornitura di 400 lanciarazzi. Scende in campo accanto all’Ucraina anche Anonymous. Il collettivo di hacker ha espressamente dichiarato guerra a Putin: il sito web del Cremlino e altri siti governativi, come quello della difesa, sono stati mandati offline; le trasmissioni televisive russe si sono interrotte e  al loro posto sono trasmesse canzoni in ucraino.

Per effetto delle sanzioni, invece, assistiamo ad un incidente diplomatico tra Mosca e Parigi. Una nave mercantile che trasportava automobili verso San Pietroburgo è stata fermata nella Manica dalle autorità francesi in quanto sospettata di essere controllata da una società russa e Mosca, piccata, ha chiesto spiegazioni. Un vero e proprio fraintendimento, poi, è quello tra Erdogan e Zelensky, il presidente ucraino era infatti convinto che la Turchia avesse deciso di chiudere l’accesso a Mosca nel mar Nero attraverso il Bosforo e lo stretto dei Dardanelli, mentre dalla Turchia è arrivata la smentita: sul punto non è stata ancora presa una decisione.

Nonostante le sanzioni imposte alla Russia il pericolo, comunque, diviene sempre crescente. Medved,  il vice capo del Consiglio di sicurezza russo, sottolinea, in proposito, che le sanzioni potrebbero offrire a Mosca un pretesto per una revisione completa dei suoi legami con l’Occidente, suggerendo che la Russia potrebbe rinunciare al trattato New Start sul controllo delle armi nucleari che limita gli arsenali nucleari di Stati Uniti e Russia. Al contempo Mosca accusa l’Ucraina di stare preparando “una bomba sporca”. Tuttavia, l’accusa risulta infondata. L’Ucraina che aveva il terzo arsenale nucleare più grande al mondo ma ha optato per la denuclearizzazione nel 1994.

Inoltre, mentre in tutto il mondo proseguono le manifestazioni contro la guerra in Ucraina, si assiste alla fuga dei civili. Sono, soprattutto, donne e bambini. Le immagini mostrano file chilometriche di persone al confine con la Polonia e l’Ungheria. Sono pieni i traghetti verso la Romania. Le agenzie umanitarie della Nazioni Unite hanno stimato che fino a cinque milioni di profughi potrebbero muoversi verso i Paesi confinanti con l’Ucraina.

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