Ucraina: Kiev rivendica l’attacco al ponte della Crimea ma avverte: “I cittadini si preparino ad una guerra lunga e difficile”

Se da un lato grazie all’utilizzo di droni Kiev avanza lentamente nella sua controffensiva, dall’altro fa sapere di non poter utilizzare gli F-16 che saranno inviati dagli Usa a causa dei tempi di consegna prima e di addestramento dei piloti poi. Intanto, in Regno Unito sono state arrestate tre presunte spie russe che si spacciavano per giornalisti al fine di avere informazioni ravvicinate sull’Europa. Incerto, poi, il futuro del gruppo Wagner

di Emilia Morelli

“I cittadini e il governo, tutti devono prepararsi a una guerra lunga e difficile”, con queste parole che suonano come una difficile ammissione e presa di coscienza Kiev ha annunciato di aver riconquistato il villaggio di Urozhaine nella regione di Donetsk. Continua, quindi, la lenta controffensiva ucraina mentre per la prima volta il  Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) ha rivendicato la responsabilità degli attacchi al ponte di Kerch nella Crimea annessa, avvenuti a ottobre e il mese scorso. La notizia si apprende da un filmato divulgato in esclusiva dalla Cnn.

Lo scenario è chiaro: si vede un drone navale ucraino imbottito di 850kg di esplosivo che si avvicina alla parte del ponte colpita e un secondo drone diretto verso il lato ferroviario del ponte. Il capo del Sbu Maliuk,, rivendicando l’attacco, ha spiegato che è stato preso di mira proprio il ponte di Kerch in quanto rappresenta un collegamento essenziale, nonchè il simbolo dell’invasione russa. I droni utilizzati, peraltro, sono gli stessi che hanno colpito le navi russe negli scorsi giorni nel Mar Nero. “Con l’aiuto di questi droni, abbiamo recentemente effettuato con successo un attacco al ponte di Crimea, un grande attacco all’Olenegorsky Gornyak e alla petrorliera Sig”, ha affermato Maliuk che ha aggiunto,  “stiamo lavorando a una serie di nuove operazioni interessanti, anche nelle acque del Mar Nero. Sarà eccitante, specialmente per i nostri nemici”.

Non potranno, invece, certamente essere utilizzati gli F-16 che il presidente Usa  Joe Biden ha fatto sapere di voler inviare all’Ucraina in occasione del vertice Nato di Vilnius. Non saranno brevi le consegne in primo luogo ma, soprattutto, si stimano tempi troppo lunghi per l’addestramento dei piloti ucraini. Kiev deve così riconsiderare i suoi piani sulla controffensiva contro l’invasione russa, come ammesso dal portavoce dell’aeronautica ucraina Yuri Ignat citato da Rbc Ukraine: “È già ovvio che non saremo in grado di proteggere l’Ucraina con aerei F-16 questo autunno e inverno. Comprendiamo che i nostri piloti si addestreranno nel prossimo futuro. Ma allo stesso tempo, è necessario rafforzare la nostra difesa aerea”.