Ucraina, Kim Jong-un lascia la Russia e riceve prima di partire doni “esplosivi”

I doni militari alimentano i timori occidentali di un possibile accordo raggiunto tra Putin e leader nord coreano in merito a forniture di armi in grado di sostenere Mosca nella guerra in Ucraina. Intanto il leader ceceno Ramzan Kadyrov,  è apparso in un video per smentire la notizia dell’intelligence di Kiev che lo dava “gravemente malato”

di Mario Tosetti

Il leader nordcoreano Kim Jong-un dopo una settimana in Russia ha lasciato il Paese ma prima di partire, ha ricevuto oggi dal governatore della regione di Primorye, nell’Estremo Oriente russo,cinque droni esplosivi, un drone da ricognizione e un giubbotto antiproiettile.  “Il leader della Rpdc (nome ufficiale della Corea del Nord,ndr) ha ricevuto cinque droni kamikaze e un drone da ricognizione del tipo +Geran-25+ con decollo verticale”, ha riportato l’agenzia TASS.

I doni militari sono simbolici e avallano i timori occidentali circa un possibile accordo tra Putin e Jong-un e per la fornitura di armi e munizioni e munizioni nordcoreane di cui Mosca ha bisogno per la sua offensiva in Ucraina. Lo scorso 13 settembre   durante uno scambio al cosmodromo di Vostochny, Vladimir Putin e Kim hanno manifestato la loro vicinanza, mentre il presidente russo ha evocato “prospettive” di cooperazione militare nonostante le sanzioni internazionali contro Pyongyang a causa dei suoi programmi nucleari e di sviluppo missilistico. Nel corso del loro incontro, i due leader si sono regalati un fucile, anche in questo caso i doni si caricano di significati ulteriori.

Intanto il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che due giorni fa era stato dato per ‘gravemente malato’ dall’intelligence di Kiev, ha postato un video consigliando “a tutti coloro che non sanno distinguere la verità dalle bugie” di fare una passeggiata all’aria aperta. La clip è stata rilanciata da Unian sottolineando che non si sa se le immagini siano di oggi oppure se si tratti di un video girato tempo fa. Kadyrov si mostra in salute mentre passeggia su una strada di campagna sotto una pioggerellina leggera.

E mentre molte città dell’Ucraina continuano ed essere bombardate e le sirenee antiaeree risuonano ad ogni ora del giorno e della notte il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg, nel corso di un’intervista ad un quotidiano tedesco ha manifestato la convinzione che la guerra durerà ancora a lungo.  “Tutti auspichiamo una pace rapida  ma allo stesso tempo dobbiamo riconoscere che se il Presidente Zelensky e gli ucraini smettono di combattere, il loro Paese non esisterà più”, ha detto il segretario generale Nato che ha aggiunto,  “Avremo la pace se il Presidente Putin e la Russia deporranno le armi”. Sulle ambizioni dell’Ucraina di entrare nell’Alleanza, Stoltenberg ha detto: “Non c’è dubbio che l’Ucraina alla fine entrerà nella Nato. Quando questa guerra finirà avremo bisogno di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, altrimenti la storia potrebbe ripetersi”.

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