Ucraina, l’informativa di Mario Draghi: “Cessate il fuoco immediato e rilancio dei negoziati”

Fatta questa premessa il presidente del Consiglio ha enunciato nuovamente la posizione del Paese: “L’Italia si muoverà a livello bilaterale e con i partner europei” alla ricerca di un percorso che porti alla pace, “ma dovrà’ essere l’Ucraina e nessun altro a decidere che pace accettare, anche perché una pace non accettabile non sarebbe sostenibile”. Il premier ha ribadito la necessità  di un’azione diplomatica e che si riprenda con determinazione la via negoziale, ormai in stallo da settimane.  “Per evitare che la crisi umanitaria continui ad aggravarsi bisogna raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e far ripartire con forza i negoziati. Questa è la posizione dell’Italia ed è un’aspirazione europea che ho condiviso con il presidente Joe Biden durante la mia recente visita a Washington”, ha detto Draghi aggiungendo che  “per costruire una pace duratura e una coesistenza pacifica” dopo la guerra, “servirà anche uno sforzo creativo -ad esempio- una conferenza internazionale sul modello di quella di Helsinki”. Draghi ha, poi, ripreso quanto affermato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e aggiunto che una volta ottenuto il cessate il fuoco “occorrerà costruire un quadro internazionale rispettoso e condiviso”, affinché la pace sia duratura.

Draghi si è poi soffermato sul ruolo rivestito dall’Italia in ambito internazionale. “Ho riscontrato-ha affermato- apprezzamento universale per la posizione italiana fermamente ancorata nel campo transatlantico e nell’Unione europea. Questa posizione ci dà credibilità e ci permette di essere in prima linea senza ambiguità nella ricerca della pace”.

Passo successivo dell’informativa del Premier è stato ribadire il sostegno del Paese all’adesione alla Nato di Finlandia e Svezia.  “L’Italia appoggia con convinzione la richiesta di Svezia e Finlandia di adesione alla Nato” ed “è necessario affiancare alla Nato una difesa comune europea complementare all’Alleanza atlantica”, ha continuato Draghi parlando poi del contributo italiano all’Alleanza. “La Nato ha intensificato le azioni sul fianco orientale e il contributo italiano è pari a 2500 unità e nel medio periodo siamo pronti a rafforzare in Ungheria e Bulgaria il nostro impegno con rispettivamente 250 e 750 unità in linea con l’azione dei nostri alleati e valutiamo il sostegno alla Romania per lo sminamento marittimo del Mar Nero e anche alla Slovacchia nella difesa antiaerea”, ha reso noto il presidente del Consiglio.

Il presidente del Consiglio ha, successivamente, annunciato un imminente vertice in Turchia. “A inizio luglio, sarò ad Ankara per il vertice bilaterale con la Turchia – il primo di questo tipo da 10 anni. In questo incontro discuteremo delle prospettive negoziali e diplomatiche del conflitto, e del rafforzamento dei rapporti tra Italia e Turchia”, sono state le parole del Premier.

Un doveroso passaggio anche sul fronte energia, come noto,  coinvolto in prima linea nel conflitto. “Le stime del governo indicano che potremo renderci indipendenti dal gas russo nel secondo semestre del 2024”, anche se “i primi effetti di questo processo si vedranno già alla fine di quest’anno”, ha informato Draghi  ricordando gli interventi che a livello di governo sono stati effettuati per far fronte al caro bollette. “Il governo ha adottato interventi significativi -ha evidenziato- per tutelare imprese e famiglie dai rincari energetici. Gli interventi ammontano a 30 miliardi di euro solo per quest’anno per mitigare gli aumenti dei prezzi dei carburanti e ridurre le bollette. Abbiamo destinato i nostri aiuti soprattutto alle fasce più vulnerabili della popolazione, come le famiglie a basso reddito, e i settori produttivi più in difficoltà come le imprese ad alta intensità energetica”. Tuttavia, per il Premier “è ora importante che si trovino a livello europeo soluzioni strutturali che superino le distorsioni presenti nei mercati dell’energia. La Commissione europea ha presentato ieri il piano ‘RePowerEu’ che sarà al centro del prossimo Consiglio Europeo straordinario. C’è bisogno di risposte immediate e coraggiose per alleviare l’impatto della crisi sulle nostre economie”.

Dopo l’informativa del Presidente del Consiglio al Senato sono intervenuti alcuni senatori e capigruppo dei partiti.  Simona Malpezzi del Pd,  Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, la capogruppo del M5S, Mariolina Castellone, Pier Ferdinando Casini, Matteo Renzi, e Matteo Salvini.  In aula alcuni posti erano vuoti e le assenze sono addebitabili soprattutto al Movimento, risentito per la mancata elezione alla Commissione Esteri del candidato proposto, Ettore Licheri.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati