Ucraina: Mariupol resiste ma non si sa per quanto, Putin conferisce onoreficenza alla brigata accusata del massacro di Bucha

di Emilia Morelli

Mariupol, città portuale ucraina sotto assedio fin dai primi giorni del conflitto e teatro di orrori come il bombardamento dell’ospedale pediatrico, per ora non è caduta e continua a tenere duro. Tuttavia, non può parlarsi di vittoria ucraina in quanto le truppe a difesa della città si trovano asserragliate all’interno dell’acciaieria di Azovstal, dotata di tunnel che consentono di tentare di arginare l’avanzata russa, e divenuta il luogo dove cercano riparo donne, bambini e anziani. Il consigliere comunale  di Mariupol, Petro Andriushchenko,  ha fatto sapere che le forze russe continuano incessantemente a bombardare la fabrica-rifugio. “I combattimenti nel quartiere della riva sinistra (Livoberezhnyi) sono in corso da tutto il giorno. L’esercito russo continua a sparare e a bombardare Azovstal con tutte le armi. Rendendosi conto che i difensori non hanno intenzione di arrendersi, i piani degli occupanti sono chiari”, ha scritto su telegram il consigliere comunale.

“La situazione a Mariupol è terribile sia da un punto di vista militare che umanitario. Quel che resta dei soldati ucraini e dei civili è circondato dalle forza russe che da come si comporta sembra che vogliano radere al suolo la città ad ogni costo”, queste le parole che Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, ha utilizzato per descrivere la tremenda situazione che tormenta la città di Mariupol.  Inoltre, ad aggravare un quadro quanto mai critico, vi è la mancanza per i civili di poter accedere a qualunque genere di assistenza sanitaria. “Le truppe russe hanno deportato tutto il personale medico da Mariupol, al momento la città non può fornire assistenza medica immediata o consulenza professionale”, ha denunciato il consigliere del sindaco della città Petro Andryushchenko.

“I soldati russi stanno usando la popolazione civile rimasta a Mariupol – circa 100.000 persone – per scavare tra le macerie e recuperare i cadaveri. L’esercito russo sta cercando di cancellare le tracce dei suoi crimini. Tutti in città sono costretti a indossare fasce bianche (sulla gamba destra e sul braccio sinistro) come già fanno i militari dell’esercito russo e del cosiddetto esercito dell’autoproclamata repubblica di Donetsk: contrassegnando i civili in questo modo  portano la popolazione locale al rango di combattenti, mandando le popolazione locale nelle zone in cui potrebbero morire”, ha raccontato il capo della polizia ucraina.

Ma non solo, il peggiore dei crimini di cui le truppe russe si stanno macchiando è quello della deportazione dei bambini.  “Circa 5.000 bambini sono stati deportati dalla regione di Mariupol verso la Russia perché non gli hanno permesso di andare nella parte dell’Ucraina. Quei bambini. Dove sono? Non lo sa nessuno”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che non può fare a meno di proseguire con un’amara previsione. Per il presidente ucraino a breve scatterà una grande nuova offensiva russa: “Vogliono letteralmente distruggere e mettere finire al Donbass. Mentre stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via anche altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Luhansk”. E, peraaltro, sono giorni che le autorità del Luhansk hanno invitato i residenti a evacuare immediatamente la regione sudorientale. “La prossima settimana potrebbe essere difficile. Questa potrebbe essere l’ultima volta che abbiamo ancora la possibilità di salvarvi”, hanno avvertito le autorità ucraine.

La previsione di Zelensky è confermata dallo stato maggiore delle forze ucraine che in un post su Facebook ha scritto: “Si stanno registrando segnali dell’inizio dell’operazione offensiva nella zona operativa orientale. Il nemico ha intensificato le operazioni offensive nelle aree di Severodonetsk, Popasnyansky, Kurakhiv e Zaporizhzhya mentre la battaglia per Mariupol continua, con attacchi al porto”.

Non sono queste, però, le uniche località colpite dall’offensiva russa. Nove persone sono state uccise e altre 25 sono rimaste ferite durante alcuni bombardamenti, nelle ultime 24 ore, nella regione di Kharkiv. Altre due persone sono rimaste uccise e una ferita a Derhachi, mentre una persona è morta vicino a Zolochiv. Sono salite ad almeno sette le vittime del bombardamento russo di questa mattina su Leopoli, mentre il bilancio dei feriti è passato da otto a undici. “Sembrava un terremoto, le porte di casa hanno tremato nonostante abitiamo a distanza di dieci chilometri dall’esplosione”, ha commentato Mikhaïlo Podoliak, consigliere del presidente Zelensky.

Nel frattempo il presidente ucraino ha consegnato al capo della delegazione dell’Unione europea in Ucraina Matti Maasikas il questionario compilato per ottenere lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue. Zelensky, in proposito,  ha evidenziato che i passi avanti di Kiev verso l’Ue arrivano in un momento molto tragico in cui molti ucraini che professano valori europei stanno perdendo la vita. “Tuttavia, il popolo ucraino è unito da questo obiettivo: sentirsi su un piano di parità, parte dell’Europa, parte dell’Unione europea”, ha affermato. Il questionario era stato consegnato a Zelensky direttamente dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante la visita a Kiev insieme all’alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell.

Intanto dalla Russia fanno sapere che Putin ha deciso di insignire di una onorificenza la 64esima brigata fucilieri motorizzati dell’esercito accusata dei massacri di Bucha, per “l’eroismo” dimostrato. Lo riferisce il Cremlino, informando che Putin ha emanato un decreto che accorda il “titolo onorifico di Guardia” all’unità militare, a seguito “dell’eroismo e della tenacia, della determinazione e del coraggio” dei suoi componenti. Putin, inoltre, è tornato sprezzante a parlare di economia affermando che “la situazione economica in Russia  si sta stabilizzando, così come l’inflazione, con il rublo che torna ai livelli di prima dell’inizio della guerra in Ucraina”. Il presidente russo ha poi messo in luce quanto secondo lui le sanzioni imposte alla Russia si rivelino di fatto un danno per l’occidente. Secondo Putin il “blitzkrieg economico” lanciato dall’Occidente contro la Russia attraverso le sanzioni “è fallito”, mentre le stesse sanzioni stanno già provocando “un declino negli standard di vita” nei Paesi europei. La Banca centrale russa ha fatto, poi, sapere che sta pianificando  un’azione legale contro le sanzioni imposte dalla comunità occidentale. Lo ha reso noto il governatore della  Banca centrale russa Elvira Nabiullina, aggiungendo che ”le riserve  non sono infinite” e che per questo ”è necessario trasformare  l’economia. E’ finito il periodo in cui l’economia può vivere di riserve. Già nel secondo e terzo trimestre entreremo in un periodo di trasformazione  strutturale e di ricerca di nuovi modelli di business”, ha dichiarato  Nabiullina, spiegando che le sanzioni hanno colpito principalmente il  mercato finanziario, “ma ora cominceranno a colpire sempre più  l’economia”. Le aziende russe dovranno adattarsi perché, ha aggiunto, “i problemi  principali riguarderanno le restrizioni sulle importazioni e alla  logistica del commercio estero”. Inoltre “i produttori russi dovranno  cercare nuovi partner, una nuova logistica o passare alla produzione  di prodotti delle generazioni precedenti”, ma ”per tutto questo ci  vorrà tempo”. La Banca centrale russa ha inoltre reso noto sta anche valutando di emettere rubli digitali.

Dal punto di vista strettamente militare, invece, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che oltre  dieci navi della flotta militare russa stanno prendendo parte a esercitazioni nel Mar Baltico. Si tratta, informa il comando della Flotta, di manovre che simulano attacchi missilistici a navi nemiche, difese da attacchi sommergibilistici e aerei nonché utilizzo dell’artiglieria.

In tutto questo tragico scenario c’è anche chi sembra intenzionato a trarre profitto dall’evidente instabilità geopolitica. Il nuovo portavoce dell’Isis, Abu-Omar al-Muhajir, ha diffuso un messaggio su Telegram esortando i suoi sostenitori a sfruttare il conflitto in Ucraina, dove “i crociati si combattono fra loro” per organizzare nuovi attacchi in Occidente.   “Annunciamo, affidandoci a Dio, una sacra campagna di vendetta per la morte di Abu Ibrahim al-Qurashi e dell’exportavoce del gruppo”, ha affermato un messaggio audio attribuito all’Isis e diffuso su Telegram, secondo quanto riportano alcuni organi di stampa internazionali tra cui Presstv e Jerusalem Post.

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