Ucraina, Mosca raggiunge un nuovo picco di efferatezza: colpiti 118 insediamenti in 10 regioni

Secondo la Russia sarebbe terminata la controffensiva di Kiev mentre non si arresta l’avanzata russa. Meloni finisce vittima di uno scherzo telefonico da parte di due comici russi e rivela ciò che pensa davvero sull’aiuto a Kiev

di Carlo Longo

La Guerra tra Russia e Ucraina continua e Mosca sembra aver raggiunto un nuovo picco di efferatezza. “Nelle ultime 24 ore, il nemico ha bombardato 118 insediamenti in 10 regioni. Questo è il numero più alto di città e centri abitati attaccati dall’inizio dell’anno”,  ha affermato il ministro dell’Interno ucraino, Igor Klymenko.

Secondo la versione russa il punto è che si sarebbe esaurita la controffensiva di Kiev. Sono stati diversi i tentativi di attacco da parte dell’esercito di Kiev nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk. Iniziative che la Russia ha definito “disperate” e che comportano soltanto “gravi perdite tra le truppe ucraine”. Mosca rivendica invece un costante avanzamento su posizioni sempre più favorevoli. Ironicamente il ministro dell’Interno Shoigu ha commentato i numeri degli arei ucraini abbattuti, si tratta di quasi il doppio del numero degli F-16 che sono stati promessi all’Ucraina” dall’Occidente.

Intanto sta avvenendo ciò che tutti abbiamo ipotizzato con la visita del leader nord coreano Kim Jong-un: una vera e propria collaborazione militare. In particolare, secondo quanto rivela il servizio di intelligence sudcoreano  Pyongyang sta procedendo alla fornitura di un milione di proiettili di artiglieria alle forze russe, mentre in cambio Mosca garantirebbe alla Corea del Nord la tecnologia necessaria a mettere in orbita un satellite spia, dopo due tentativi falliti.

Nel frattempo mentre l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell ha assicurato il continuo sostegno dell’Europa a Kiev e aggiunto che “altre crisi non distoglieranno l’attenzione dall’Ucraina” la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è caduta in una vera e propria trappola da parte di due comici russi. Il duo, Vovan e Lexus, specializzato in scherzi telefonici hanno fatto credere a tutto l’entourage di Palazzo Chigi  prima e alla premier poi di essere un politico di alto rango di un Paese africano.

In questa occasione Meloni, parlando del conflitto in Ucraina, ha affermato: “Vedo molta stanchezza, devo dire la verità, da tutte le parti. Potremmo essere vicini al momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita”.  I due comici russi hanno poi lamentato il fatto che l’Africa non possa chiedere aiuto alle organizzazioni europee, perché “tutti i soldi della Ue vanno all’Ucraina”.

Meloni si è detta d’accordo e ha commentato: “Il problema è trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti, senza violare il diritto internazionale. Ho alcune idee su come gestire questa situazione, ma sto aspettando il momento giusto per provare a presentare queste idee”.

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