Ucraina: Putin: “Lo scopo dell’operazione è evitare il genocidio”, Zelensky: “Parere della Commissione Ue entro pochi mesi”,

di Emilia Morelli

Il presidente russo Vladimir Putin, in occasione dell’anniversario dell’annessione della Crimea, è intervenuto allo stadio Luzhniki di Mosca. Curata nel dettaglio la scenografia:  ovunque sventolavano bandiere russe, e molte persone avevano la lettera ‘Z’, divenuta simbolo dell’invasione, disegnata sulle giacche. Nel discorso di Putin non è stata fatta alcuna menzione delle difficoltà che le truppe russe stanno incontrando in Ucraina, secondo quanto riferito dai media internazionali, nè dei negoziati in corso. Spicca, invece, la promessa di attuare i piani. “Abbiamo risollevato la Crimea dal degrado e dall’abbandono, dalle condizioni pessime in cui versavano”, ha detto Putin aggiungendo, “Abbiamo fatto risorgere questi territori” della Crimea e “sappiamo esattamente cosa fare adesso, come, a spese di chi e attueremo tutti i nostri piani. Sono gli abitanti della Crimea che hanno fatto la scelta giusta, hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo, che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. Evitarlo è l’obiettivo della nostra operazione militare” .  il presidente russo ha, poi, accusato Kiev di compiere operazioni punitive nel Donbass. “Lo scopo principale dell’operazione militare” in Ucraina è “evitare il genocidio” in corso, ha evidenziato Putin. Teatrino che fa sorgere qualche sospetto il discorso di Putin è stato interrotto dalla televisione russa a metà di una frase: “Per pura coincidenza, l’inizio dell’operazione speciale è stato il giorno del compleanno di …”. Si sarebbe trattato di “un guasto tecnico al server”, ha fatto sapere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Intanto l’esercito ucraino sta rafforzando le difese intorno a Kiev. “La città si sta preparando come una fortezza”,  ha dichiarato Oleksandr Gruzevich, vice capo di stato maggiore delle forze di terra ucraine.  In queste settimane in Ucraina sono stati direttamente attaccati 117 ospedali e istituti sanitari. Di questi, sette sono completamente distrutti, e non possono essere ricostruiti. Sono state colpite 43 ambulanze. A Mariupol dopo l’attacco al teatro rifugio ci sono ancora 1300 persone intrappolate nei sotterranei. Lyudmyla Denisova, commissario per i diritti umani, ha assicurato che i soccorsi sono in corso e, per ora, 130 persone sono state salvate dalle macerie. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo video messaggio, parlando delle persone intrappolate sotto le macerie ha promesso che i russi pagheranno per “migliaia di cuori il cui battito è stato fermato da questa guerra”.  Zelensky ha accusato le forze russe di “fare di tutto per evitare” che gli aiuti umanitari entrino nella città assediata di Mariupol. “Nonostante i bombardamenti, nonostante tutte le difficoltà, continueremo le operazioni di soccorso”, ha garantito il presidente.

Proseguono, intanto, i negoziati. Secondo il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky “le posizioni sono ora più vicine” in realazione allo stato neutrale dell’Ucraina e la rinuncia di Kiev all’ingresso nella Nato. “La fase attiva della guerra dovrebbe concludersi in 2-3 settimane”, ha invece sostenuto il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino Oleksiy Arestovych. “La fase attiva è quasi terminata vicino a Kiev, Kharkiv, Sumy e Chernihiv. Anche se i russi dovessero aggiungere alcune riserve da qualche parte, provare ad andare all’offensiva, finirà comunque con la loro sconfitta. La fine è qui, hanno perso strategicamente, perdono e rapidamente. Penso che a metà aprile, alla fine di aprile, i residenti di Kiev che se ne sono andati potranno tornare a casa”.

Sembrerebbero dare ragione al consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino le informazioni che trapelano dalla presunta “talpa”dell’Fsb, i servizi di sicurezza russi, in una nuova lettera inviata a Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio. “Cercherò di essere il più conciso possibile: le forze e i mezzi esistenti sono insufficienti non solo per conquistare l’Ucraina ma neppure le città chiave. Non ci sono forze sufficienti nemmeno per un completo accerchiamento, non parliamo poi di un assalto” scrive la talpa osservando che l’arsenale di Mosca include “armamenti che non sono stati ancora attivati, ma il cui utilizzo pone problemi”.  Secondo lo 007 russo un eventuale “attacco nucleare locale che non risolverà il problema militare, ma anzi aggiungerà problemi”. Si può agitare questo spauracchio “per cercare di spaventare” l’opinione pubblica, ma è uno strumento che pone “enormi rischi. E sebbene la situazione sia ormai oltre i limiti della logica e del buon senso  spero ancora che non venga fatta alcuna stupidaggine” di questo tipo.  Nella lunga lettera, di cui non è possibile verificare l’attendibilità ma che è  giudicata credibile delle Intelligence internazionali,  la presunta talpa lancia l’allarme secondo cui Mosca potrebbe decidere di ricorrere a manovre diversive per distrarre l’attenzione dal fallimento dell’invasione dell’Ucraina evidenziando che “la minaccia di atti di terrorismo sta aumentando rapidamente”.

Sul fronte diplomatico il presidente  russo Vladimir Putin ed il cancelliere tedesco Olaf Scholz  hanno avuto un colloquio telefonico che “difficilmente si può definire amichevole”, secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che la conversazione è stata “piuttosto complicata ma comunque professionale”.  Il Cremlino riferisce, inoltre, che Putin ha detto a Scholz che  Kiev sta cercando di “ritardare i negoziati, presentando nuove  proposte irrealistiche”.  La Russia è “pronta a una soluzione in linea con il suo principale approccio” ma Kiev “vuole rallentare i colloqui di pace” e avanza “proposte irragionevoli”. Putin ha, inoltre, avuto un incontro telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron in cui ha evidenziato che “a commettere i crimini di guerra sono stati i neonazisti ucraini” e non la Russia.

Zelensky ha invece riferito si aver avuto un colloquio con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.  “Ho avuto un colloquio sostanziale con la  presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Il parere  della commissione sulla domanda dell’Ucraina di adesione all’Ue sarà  preparato entro pochi mesi” ha scritto il presidente ucraino su Twitter parlando di un “obiettivo strategico” del  governo di Kiev e della Commissione. Nel frattempo dall’Ue riferiscono che l’ Ucraina finora ha chiesto all’Europa armi per un ammontare che supera i 500 milioni di euro stanziati e questo giustifica la proposta dell’Alto rappresentante, Josep Borrell, di stanziare una nuova tranche da 500 milioni di euro. Sulla proposta di Borrell i ministri degli Esteri e della Difesa dei Ventisette ne parleranno nella riunione convocata per il 21 marzo. Tuttavia non potrà essere presa una decisione perché la Germania ha bisogno di un’autorizzazione dal Bundestag, in agenda per il 23.

Il presidente Usa, Joe Biden, ha invece avito una conversazione con il presidente cinese Xi Jinping. “Come membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, non solo “dobbiamo guidare lo sviluppo delle relazioni Cina-Usa sulla strada giusta, ma dobbiamo anche assumerci le nostre dovute responsabilità internazionali per compiere gli sforzi per la pace e la tranquillità nel mondo”, ha dichiarato il presidente cinese Xi  Jinping nel corso della videochiamata. La crisi in Ucraina “è qualcosa che non vogliano vedere: gli eventi mostrano ancora una volta che le relazioni tra Stati non possono arrivare alla fase dello scontro, perché il conflitto e il confronto non sono nell’interesse di nessuno”, ha continuato Xi.  A proposito dell’atteggiamento della Cina fonti europee ribadiscono: “Non abbiamo prove del fatto che la Cina stia dando sostegno alla Russia” nella guerra in Ucraina. Ci lavoreremo nel fine settimana e lunedì i ministri degli Esteri sapranno rispondere. Al momento non commentiamo cose di cui non abbiamo evidenza”.

La situazione che si è determinata in Ucraina ha condotto il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi a ribadire la necessità di una difesa europea. “La guerra in Ucraina ha dimostrato come questo sia un obiettivo necessario e urgente, in piena complementarità con la Nato. Una difesa europea più forte rende la Nato più forte”, ha sostenuto Mario Draghi al vertice con Spagna, Portogallo e Grecia continuando “Questi impegni saranno suggellati, la settimana prossima, al Consiglio Atlantico straordinario e nell’incontro del Consiglio Europeo col Presidente Biden e poi al Vertice Nato a Madrid di fine giugno”. Nel frattempo è stato disposto nel dl Ucraina un rafforzamento del golden power per impedire eventuali operazioni ‘ostili’ in settori strategici per gli interessi nazionali.  I settori interessati saranno quello delle tlc e in particolare le reti 5G e la tecnologia cloud. Alle aziende che operano in questi settori sarà chiesto di fornire notifiche più dettagliate alle autorità per le proposte di acquisizione e accordi commerciali.

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