Ucraina: Putin: “Risposta fulminea per chiunque interferisca con gli eventi in Ucraina”, la Russia sospende le forniture di gas a Polonia e Bulgaria

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di Carlo Longo

putin“La reazione della Federazione russa ai piani cinici dell’Occidente in Ucraina è giusta e tempestiva. L’operazione speciale russa in Ucraina porterà a termine tutti gli obiettivi. Se qualcuno dall’esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea”, queste le parole pronunciate dal presidente russo Vladimir Putin, intervenendo davanti ai parlamentari a San Pietroburgo, che ha proseguito affermando, “Se la Russia sarà minacciata risponderà con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora. Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo, se necessario. Voglio che tutti lo sappiano”. Una vera e propria minaccia quella di Putin nei confronti di chiunque provi ad interferire con i suoi piani ed evidentemente diretta all’Occidente. Putin ha, inoltre  ribadito che “I piani dei paesi occidentali di strangolare economicamente la Russia sono falliti. L’impatto economico delle sanzioni occidentali contro la Russia non è stato così forte per il momento”. Il presidente russo si è poi spinto ad accusare Usa e Europa di aver istigato l’Ucraina nel conflitto con Mosca e, a dimostrazione di ciò “il ministero della Difesa russo mostrerà in pubblico” alcuni dei “mercenari stranieri che sono stati catturati in Ucraina”.

Intanto sul campo di battaglia la guerra prosegue. In particolare nell’ acciaierie Azovstal, luogo divenuto simbolo della resistenza ucraina a Mariupol, la situazione sembra sempre più critica. Il comandante della 36esima brigata dei Marines ucraini ha denunciato che all’interno della fabbrica ci sono oltre 600 feriti, fra civili e combattenti, senza farmaci e senza alcuna possibilità di essere curati. “Ci sono anche centinaia di bambini che vivono in condizioni non igieniche e stanno esaurendo cibo ed acqua”, ha detto il maggiore chiedendo l’evacuazione in “stile Dunkerque” delle truppe e dei civili da Mariupol.

Nel Donbass le autorità regionali di Lugansk hanno denunciato che un raid russo ha colpito l’ospedale di Severdonetsk, dove c’erano diversi pazienti, e una donna è morta. “Nella regione sono rimasti solo due ospedali funzionanti, a Severdonetsk e Lysychansk”, ed “oggi” i russi hanno “deliberatamente aperto il fuoco sull’ospedale di Severdonetsk. Sapevano che l’ospedale non era vuoto, c’erano pazienti e medici”, ha affermato il governatore di Lugansk Serhiy Haidai, aggiungendo che “diversi piani dell’edificio sono stati danneggiati”.

Attacchi vi sono stati nuovamente anche a Belgorod, al confine tra Russia e Ucraina. A lanciare l’allerta è stato Vyacheslav Gladkov, governatore russo della regione di Belgorod il quale ha fatto sapere che vi sono state diverse esplosioni, un deposito di munizioni è andato in fiamme e gli incendi, innescati con le esplosioni, hanno recato numerosi danni. Tutti hanno subito pensato a un’attacco missilistico proveniente da Kiev  che, però, non ne ha rivendicato ufficialmente la paternità.  Salvo una frase, un pò evasiva, pronunciata dal  consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak che ha commentato affermando: “Se decidi di attaccare massicciamente un altro paese, uccidere tutti, schiacciare la gente pacifica con i carri armati, allora prima o poi i debiti dovranno essere ripagati. Pertanto, il disarmo dei magazzini degli assassini di Belgorod e Voronezh è un processo assolutamente naturale. Il karma è una cosa crudele”.

Intanto, com’è ormai noto, la guerra in Ucraina è guerra anche per l’approvvigionamento del gas. Gazprom,  la multinazionale russa che si occupa delle erogazioni di Gas in Europa, ha deciso di sospendere le forniture a Polonia e Bulgaria. La notizia è stata confermata dal fornitore polacco di energia che ha constatato la chiusura del gasdotto Yamal Europe e lo stesso destino è stato riservato alla Bulgaria, paese dipendente al 90% dalle forniture russe. La vicenda ha avuto immediatamente ripercussioni sul mercato ed il prezzo del gas è schizzato fino al 10% in più. “Gazprom ha preso la decisione giusta”, ha detto il presidente della Duma Volodin precisando che si tratta della risposta adeguata alle sanzioni messe in atto dall’Occidente. Volodin ha, poi, aggiunto che “lo stesso dovrebbe essere fatto per quanto riguarda i paesi ostili nei nostri confronti”. Invero, sembra che il problema che ha determinato lo stop delle forniture per Polonia e Bulgaria sia stato il rifiuto di pagare il gas in rubli, come rischiesto da Gazprom. Lo stesso atteggiamento non è stato messo in atto dal resto d’Europa. Secondo Bloomberg che cita fonti vicine a Gazprom, ben quattro acquirenti europei hanno già pagato in rubli il gas di Gazprom e dieci hanno aperto i conti presso Gazprombank necessari per assecondare la richiesta di Mosca di pagare in valuta locale. Per sapere se la russia sospenderà le forniture ad altri Paesi occorre attendere la prossima scadenza prevista per metà maggio.

“La richiesta da parte russa di pagare in rubli è una decisione unilaterale e non è in linea con i contratti”, ha commentato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha aggiunto: “La Commissione intensificherà il suo lavoro con i gruppi regionali di Stati membri che possono darsi l’un l’altro immediata solidarietà se è necessario e questo mitigherà ogni impatto della possibile interruzione di gas. Secondo, continueremo il nostro lavoro per garantire forniture e depositi sufficienti di gas nel medio termine. Il nostro piano RePowerEu aiuterà a ridurre significativamente la nostra dipendenza dai fossili russi già quest’anno. E come sapete abbiamo raggiunto un accordo con gli Usa per forniture aggiuntive di Gnl quest’anno e il prossimo. E lavoriamo mano nella mano con i nostri Paesi membri per assicurarci forniture di gas da altri partners”. Dall’altro la Commissione europea ha proposto di sospendere per un anno tutti i dazi sui prodotti ucraini esportati nell’Ue. La proposta include anche la sospensione di tutte le misure antidumping e le tasse in vigore sull’acciaio ucraino. “E’ una misura senza precedenti per garantire all’Ucraina un commercio a zero dazi”, ha annunciato il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. La proposta deve ora passare il vaglio del Parlamento europeo e degli Stati membri.

Sul fronte diplomatico nonostante gli sforzi della Turchia per promuovere un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky non è stato raggiunto alcun accordo. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podoliak. Di certo la Turchia, conscia delle conseguenze devastanti per la regione del Mar Nero della guerra scatenata dalla Russia, sta cercando di accelerare la risoluzione del conflitto”, ha detto Podoliak, “ad ogni modo, i tempi e il contesto dell’incontro non sono stati ancora determinati”

Nel frattempo il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha annunciato di essere arrivato in Ucraina, dopo essere stato in Russia nel suo tentativo diplomatico. “Sono arrivato in Ucraina dopo aver visitato Mosca. Continueremo il nostro lavoro per espandere il sostegno umanitario e garantire l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Tanto prima finirà questa guerra, meglio sarà per la salvezza dell’Ucraina, della Russia e del mondo”, ha scritto Guterres in un tweet.

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