Ucraina- Russia, Cosa è successo oggi: giorno 115

di Emilia Morelli
A fine agosto potrebbero riprendere i negoziati di pace, lo ha fatto sapere il capo negoziatore ucraino David Arakhamia che ha sottolineato che l’Ucraina, prima, si aspetta di conseguire una serie di vittore sul campo.  E’ da fine marzo che le due parti del conflitto non siedono al tavolo negoziale, l’ultima volta ad Istanbul in Turchia.
Mykolaiv, sul Mar Nero, è stata di recente colpita da un bombardamento e  l’ufficio di presidenza ucraino ha evidenziato l’importanza strategica del territorio anche perchè al confine con la regione di Kherson, la prima caduta in mani russe all’inizio del conflitto.  “La regione di Mykolaiv è una testa di ponte per la liberazione della regione di Kherson, che è un obiettivo per ognuno di noi”, ha detto il capo di stato maggiore Andriy Yermak su Telegram.
Durante la sua visita il presidente ucraino ha incontrato i soldati nella regione di Odessa e, rivolgendosi a questi ultimi, ha affermato:  “Non smettiamo di lavorare per la vittoria. È importante che siate vivi. Finché sarete vivi c’è un forte muro ucraino che protegge il nostro Paese. Voglio dirvi grazie da parte del popolo ucraino, dal nostro Stato per l’ottimo lavoro che state facendo, per il vostro servizio impeccabile”. Il  presidente ucraino, inoltre, ha incontrato anche gli operatori sanitari di un ospedale locale, ringraziando i medici per “il loro lavoro difficile e importante, la loro sensibilità e le vite che hanno salvate. Siete persone eroiche con un cuore grande e gentile”.

Sempre più intensa l’offensiva a Severodonetsk

Severodonetsk ormai è teatro di scontri efferati e costanti. L’immagine diffusa oggi dall’ agenzia Tass racchiude la brutalità degli scontri. Un’enorme nuvola rosa a forma di fungo che sovrasta la città. La Russia, inoltre, sta inviando un gran numero di truppe  da altre zone di battaglia nella città chiave per la conquista del Donbass. Lo ha fatto sapere  il governatore della regione di Luhansk, Serhiy Haidai. “Oggi, domani o dopodomani, getteranno tutte le riserve che hanno, perché ce ne sono già così tante che hanno raggiunto la massa critica”, ha detto il governatore precisando che le forze russe non controllano tutta Severodonetsk anche se ne hanno conquistato la maggior parte.

Boris Johnson in visita a Kiev

Dopo la visita dei leader italiano, francese e tedesco anche il premier britannico si è recato in visita a Kiev.” E’ importante che il Regno Unito continui a sostenere a lungo termine l’Ucraina contro il rischio di un affaticamento delle forze di Kiev”, ha detto  Johnson, mettendo l’accento sulla necessità di dare loro “la resilienza strategica di cui hanno bisogno”. “I russi stanno avanzando centimetro dopo centimetro ed è fondamentale per noi mostrare ciò che sappiamo essere vero, ovvero che l’Ucraina può vincere e vincerà”, ha aggiunto al rientro dal suo viaggio, il secondo nella capitale ucraina.

Intanto la Germania si prepara all’ormai imminente G7 che si terrà  il 26-28 giugno in Baviera sotto la presidenza di turno tedesca,. “Sarà un successo importante se il summit sarà un punto di partenza per vedere il mondo democratico in una nuova luce”, ha detto  il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

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