Ucraina- Russia: Cosa è successo oggi: giorno 92

di Emilia Morelli

Dopo tre mesi di conflitto in cui l’Ucraina ha resistito con tenacia, ad oggi Kiev ha ammesso che la Russia è in vantaggio nei combattimenti nel Lugansk. “La Russia è in vantaggio ma noi stiamo facendo tutto il possibile”, ha detto il generale Oleksiy Gromov raccontando che sono state viste truppe russe mentre spostavano i sistemi missilistici Iskander nella regione occidentale di Brest, in Bielorussia, e che potrebbero essere utilizzati per attaccare l’ovest dell’Ucraina. Ulteriore allarme è stato lanciato la ministro della Difesa ucraino, Ganna Malyar il quale ha parlato di “segnali di un’escalation della Russia” in quanto secondo lui i combattimenti acquistano sempre maggiore intensità e quello a cui si và incontro è un periodo “estremamente difficile e lungo”.

Ucraina, Zelensky: “Necessarie nuove sanzioni”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è intervenuto nuovamente rivolgendosi all’Occidente ed in particolare all’Ue invocando nuove sanzioni. “È necessario non solo concordare finalmente il sesto pacchetto di sanzioni contro la Federazione Russa, compreso l’embargo su petrolio, miscele di petrolio e prodotti petroliferi, ma anche preparare il settimo pacchetto di sanzioni con restrizioni ancora più forti alla Russia per il terrore contro l’Ucraina”, ha detto Zelensky.

Intanto, appare ferma la condanna ucraina a fronte della decisione di Mosca di promuovere una procedura semplificata per l’acquisto della cittadinanza russa per le regioni di Kherson e Zaporizhzhia.  Nel dettaglio, il nuovo decreto è intervenuto ampliando l’area del decreto già in vigore dal 2019 che ha consente di ottenere la cittadinanza russa con procedure semplificate per chi risiede nelle regioni del sud- est dell’Ucraina, di fatto controllate dai separatisti filorussi delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk .”Il decreto è legalmente nullo e non avrà conseguenze legali”, ha fatto sapere la missione diplomatica ucraina presso l’Ue.

Ulteriore preoccupazione giunge dalla capitale, secondo il sindaco di Kiev Vitali Klitschko Mosca non ha mai abbandonato l’obiettivo di conquista della città e non solo intende conquistare l’intera Ucraina ma la capitale resta l’obiettivo principale. “Mosca non accetta che vogliamo far parte dell’Europa, vuole occupare l’Ucraina e credo che il suo obiettivo non si fermerà al confine, ha avvertito Vitali Klitschko, intervenendo al forum economico mondiale di Davos, e ha poi aggiunto: “Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma tutti voi perché abbiamo gli stessi valori. Questa è la più grande guerra in Europa dal secondo conflitto mondiale e dobbiamo fermarla”

Russia, Putin: “L’Occidente fallirà nel tentativo di isolare la Russia”

Cercare di isolare la Russia è “impossibile, assolutamente irrealistico nel mondo moderno” e “coloro che cercano di farlo si fanno male”, ha chiarato Putin intervenendo in collegamento video al Forum economico eurasiatico.  Il leader russo ha poi continuato ribadendo, non solo che la Russia non si tirerà fuori dalla cooperazione internazionale, ma facendo riferimento alle crescenti sfide economiche in Occidente innescate dal regime sanzionatorio, tra cui “l’inflazione mai vista in 40 anni, la crescente disoccupazione, i problemi nelle catene di approvvigionamento e l’aggravarsi delle crisi globali in ambiti così delicati come quello alimentare”. “Questo non è uno scherzo”, ha detto, “è una cosa seria che avrà un impatto sull’intero sistema di relazioni economiche e politiche”. Putin ha poi criticato l’Occidente per aver sequestrato i beni russi, dicendo che “il furto di beni altrui non ha mai portato a nulla di buono”.

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è invece intervenuto per bollare come poco serio il piano di pace promosso dall’Italia. “Politici seri che vogliono ottenere risultati e non sono impegnati nell’autopromozione di fronte al loro elettorato, non possono proporre questo genere di cose”, ha detto Lavrov specificando che l’Italia non ha inviato il piano a Mosca, ma “quanto appare sui media – ha aggiunto, riferendosi in particolare alle ipotesi di Donbass e Crimea sotto sovranità ucraina con uno status autonomo – provoca un sentimento di rammarico”.

Sul fronte internazionale

Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. Secondo quanto riferito da Palazzo Chigi oggetto della conversazione sono stati non solo gli sviluppi del conflitto in Ucraina ma la necessità di trovare una soluzione condivisa per fronteggiare il degenero della crisi alimentare e le gravi ripercussioni soprattutto nei Paesi più poveri.

Nel frattempo Ue, Usa e Uk hanno annunciato la creazione di un Gruppo consultivo sui crimini di guerra(ACA): un organismo con la finalità di garanzia e volto ad assicurare un rispettivo sostegno  nelle azioni intraprese. In particolare l’ACA incrementerà gli sforzi, già assunti dai Paesi singolarmente, per promuovere la responsabilità per i crimini di guerra e atrocità  dell’attuale guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e dimostrare sostegno e solidarietà all’Ucraina. Ne dà notizia il servizio diplomatico europeo.  “Non ci può essere impunità per i crimini di guerra”, ha commentato l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell aggiungendo,  “Con gli Stati Uniti e il Regno Unito, abbiamo lanciato il Gruppo consultivo sui crimini di atrocità per sostenere il Procuratore generale dell’Ucraina nel consegnare alla giustizia i responsabili delle atrocità commesse nell’ambito dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia”.

I Paesi membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno adottato oggi una risoluzione, presentata dall’Ucraina, che condanna “con la massima fermezza” l’aggressione militare della Russia e in particolare gli attacchi ai servizi sanitari.  Tuttavia il testo, adottato con 88 voti favorevoli, 12contrari e 53 astenuti, non prevede sanzioni concrete nei confronti della Russia in seno all’Oms.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto convinto che il presidente russo Vladimir Putin negozierà seriamente la pace solo una volta che si sarà reso conto che non può infrangere la difesa dell’Ucraina. “Dobbiamo far capire a Putin che non ci sarà una pace dettata, l’Ucraina non la accetterà, ha affermato il cancelliere tedesco promettendo, inoltre, che la Germania interromperà l’uso del petrolio russo entro la fine dell’anno e sta lavorando duramente per porre fine alla sua dipendenza dal gas russo.

La premier finlandese, Sanna Marin, si è recata in visita in craina nelle due città in cui si indaga sui crimini di guerra russi, Bucha e Irpin.  Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha, invece, avuto un nuovo colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron. Nel corso della conversazione, secondo quanto riferito dalla presidenza turca, i due leader hanno discusso della guerra tra Russia e Ucraina, della domanda di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato e di questioni regionali. Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha, inoltre, annunciato un imminente colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Vucic ha spiegato che con il leader del Cremlino parlerà del rinnovo del contratto sulle forniture di gas russo alla Serbia, della collaborazione bilaterale e di altri temi dell’attualità internazionale. A fine maggio scade la proroga di altri sei mesi sulle forniture di gas a prezzo di grande favore, concordata nel corso di un incontro fra Vucic e Putin lo scorso novembre a Soci, sul Mar Nero. La Serbia, pur condannando l’attacco armato russo e la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina, si rifiuta di aderire alle sanzioni occidentali contro la Russia invocando i propri interessi nazionali, a cominciare dalle forniture energetiche russe e dall’appoggio di Mosca sul Kosovo.

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