di Carlo Longo
Il certificato verde, o vaccinale, è lo strumento utile per consentire di programmare le riaperture in sicurezza, è l’attestazione specifica di “non pericolosità” per il prossimo. Questo il senso dell’intervento di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo.
Il Parlamento europeo, con procedura accelerata approva con 468 voti favorevoli, 203 contrari e 16 astensioni la proposta della Commissione europea di introdurre prima dell’inizio della stagione estiva un documento che attesti di essere stati già vaccinati e con quale vaccino, ma per evitare di creare discriminazioni potrà essere mostrato in alternativa il risultato negativo al test per il Covid-19 o ancora una prova della presenza di anticorpi che indicano la guarigione dalla malattia. Solo così sarà possibile muoversi nell’area dell’Ue.
Il certificato sarà valido in tutti gli Stati membri dell’Ue e “aperto” anche all’Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, che sono parte dell’area di libera circolazione Schengen perché il fine è quello di facilitare la libera circolazione in Europa. Per ora il certificato non riguarda i viaggi fuori Ue. La Commissione istituirà uno sportello per garantire che tutti i certificati possano essere verificati e riconosciuti reciprocamente in tutta l’Unione.
David Sassoli chiarisce che chi “non si vaccinerà dovrà rispettare le procedure delle autorità sanitarie nazionali”, mentre “chi si vaccina avrà la possibilità di dimostrare che è meno pericoloso per gli altri”. Il documento è importante nell’ottica di rivitalizzare l’economia, ferma da quando la pandemia è sopraggiunta. “Abbiamo bisogno di riaprire. Abbiamo un’economia in Europa che è tutta ferma: turismo, commercio, cultura. E’ molto importante, è uno strumento utile e non discriminatorio. Sassoli ha poi ribadito la necessità di applicare principi di “proporzionalità e reciprocità” nelle esportazioni dei vaccini. “Non possiamo permetterci di sprecare nemmeno un vaccino. O di trasferire vaccini in Paesi che non ne hanno bisogno o che ne hanno bisogno per fare business”.
Il premier Mario Draghi, al Vertice Ue, si è detto favorevole all’introduzione del certificato verde.